da Angelo Montanaro | Apr 23, 2023 | Maldoror
Dopo gli anni trascorsi in un limbo da trompe l’oeil, finalmente si avvicina l’elezione comunale a Monopoli. Le liste di candidate e candidati sono state pubblicate in pompa magna. Scorrendo i nomi non ci sono molte sorprese su quelli che si ricandidano, ce ne sono su quelli nuovi: sembrano iscritti del vecchio ufficio di collocamento, molti dei titolari sono figure senza lavoro, professionisti senza clienti, molti parenti, mogli e fidanzate in cerca di visibilità e lavoro.
Nessun programma se non banali slogan da festa della matricola, sui santini già distribuiti nei bar, edicole, etc… le solite pose da icone santificate. Nessun riferimento alle problematiche nazionali: il duo Meloni-Salvini che conduce il governo più reazionario della storia repubblicana del paese, la lenta abolizione di tutte le tutele e i diritti di cittadine e cittadini, la guerra ideologica contro i migranti. Nulla di tutto ciò trapela nelle loro dichiarazioni elettorali, nessuna presa di distanza e di condanna verso la destra cittadina.
Monopoli si presenta così come una città che vive in un limbo da trompe l’oeil, senza cultura se non quella del consumismo e della moda, tra operatori specializzati nella tosatura dei turisti, gruppi di distruzione del territorio urbanistico, giovani senza futuro lavorativo, se non quello del lavoro nero estivo. Nulla viene dichiarato dai concorrenti all’amministrazione futura della città.
L’incredibile passività di cittadini e cittadine rimasti senza strumenti critici bombardati per anni dai media sia locali che nazionali.
Come sarà il futuro della città? Nessuna risposta, omertà assoluta, autismo come nascondiglio sociale. Autodistruzione di quel poco di realtà che ci è rimasta.
A. Montanaro
da Angelo Montanaro | Mar 24, 2023 | Uncategorized
Si muovono chierichetti untuosi, raccogliendo fiori di palude da usare come sudati sulla carne stanca del vivere, per coprire il silenzio al suono di una tromba del marciume politico.
In questi tempo schifosi dove la vita non concede pietà, siamo nudi nel vuoto del tempo.
Nella sazietà dell’ingozzamento un formicaio umano si nomadizza alla ricerca dell’utopia o rivoluzione nella volgare felicitò dell’illusione.
Mentre galleggiano cadaveri venuti dal deserto, sulla spinta delle correnti approdano su una terra insozzata dalla discordia e dal disgusto.
Ci siamo nutriti di consumismo fino a gemere di sazietà, lasciando la felicità per l’odio, ci uccidiamo con passione e raffinatezza.
Gli arcieri della destra post-fascista al governo lanciano frecce avvelenate dall’odio.
Mentre le guerre in corso d’opera promettono l’apocalisse, siamo muti nel tempo ingannevole come succo di un nulla, nella retorica del mutismo e della tomba che noi siamo.
Gli uomini gufo imperversano nelle reti sociali, tutti si credono dei anche se l’ultimi dio è morto da molto tempo.
Si cercano imbianchini per pulire le anime morte nella recita, non si decide se stare cin Antigone o Creonte.
Essendo nati per dare amore, dopo anni di predicazioni l’evoluzione nell’odio ha avuto ragione.
I principali attori d’opera sono al potere, nascosti dagli sguardi dei cittadini, in protetti nascondigli blindati.
da Angelo Montanaro | Mar 13, 2023 | Maldoror
Dopo l’ennesima strage in mare sulle coste della Calabria, sul palco teatrale del cinismo di governo sono iniziati i balletti delle responsabilità. Nessun colpevole, tutti innocenti, i colpevoli sono i morti che non dovevano partire. Ci avrebbe pensato il ministro Piantedosi coadiuvato dall’ammiraglio Salvini, dopo aver allestito una flotta per sottrarre i rifugiati alle grinfie dei trafficanti.
Perciò chi parte dalle varie zone in guerra e dalla povertà è colpevole al pari dei trafficanti, ben gli sta: il messaggio è chiaro, non partite. Mentre la premier Meloni è assente causa tour turistico con famiglia (nessuna dichiarazione pervenuta), ci pensano i vari portaparola, con dichiarazioni in sfavore dei morti.
Questi sono morti colpevoli, mentre quelli ucraini lo sono da eroi. Anche nella categoria mortuaria ci sono differenze, secondo i vari media schierati dalla parte della guerra in Ucraina (praticamente tutti). Nessuna vergogna nei commenti di personaggi televisivi vari.
In Italia cittadini e cittadine assistono al teatro, crudele com non mai, del neo-fascismo al governo. Stiamo pagando anni di odio verso gli stranieri rifugiati dalle guerre che la NATO ha scatenato negli anni passati: Serbia, Iraq, Afghanistan, Libia e Siria. Paesi devastati con la scusa di portare la democrazia, e il prezzo lo stiamo pagando ora. Senza contare le altre guerre per procura, Ucraina, Yemen etc.
Ci sarà mai un tribunale internazionale a condannare tutti questi crimini?
A. Montanaro
da Angelo Montanaro | Mar 5, 2023 | Maldoror
Da un anno molte orchestre composte da trombette e tromboni suonano l’opera prima della guerra in Ucraina, opera prima bourrage de crâne, tutti proni nell’elogio dei martiri che si immolano per difendere noi, occidentali, naturalmente democratici, contro la tirannia di Putin l’invasore.
Qualcuno comincia a mettere in dubbio che le cose stiano andando nel verso voluto dal racconto, naturalmente subito tacciato di putinista al soldo della pace.
Non si parla del nascosto, cioè le armi che l’industria bellica occidentale continua a fornire agli ucraini, come dire “noi facciamo affari con la vostra guerra e voi morite per noi”.
Mentre il governo Meloni composto principalmente da fascisti nostalgici del ventennio e nuovi reazionari pronti a vendicarsi per i tanti anni messi in disparte apre la strada a quelli che scorrazzano davanti alle scuole per punire chi fra le persone giovani non la pensa come loro.
L’indicibile ministro degli interni e quello della scuola, in coppia, non perdono occasione per rivendicare le loro azioni intimidatorie su chi non ubbidisce alle loro regole anti-democratiche.
Mentre la mummia Berlusconi lancia segnali in favore di Putin, amico di letto e di affari.
Stiamo subendo tutto questo mentre le reazioni di cittadine e cittadini democratici, che pure si verificano, sono messe sotto silenziatore da tanta potenza mediatica.
Il futuro è sempre stato un’incognita. Nel tempo presente sembra pericolosamente inclinato verso la distruzione dell’umanità in una guerra nucleare. Sapremo evitarla?
A. Montanaro
da Angelo Montanaro | Gen 22, 2023 | Maldoror
Non si può più nascondersi dietro alibi inventati al momento, davanti allo spettacolo del governo post-fascista della Meloni, entrato in esecutivo subito con decreti autoritari, in tutti i settori sociali della vita cittadini.
Non si tratta più dell’ambigua narrazione dei media in sintonia con la destra, che per anni hanno inquinato l’informazione, operazione di cui si vedono già oggi i risultati, dove nei vari programmi televisivi molti giornalisti sono stati sostituiti dalla Meloni.
Si svela oggi la realtà della destra che per anni si è nascosta dietro a un velo di ipocrisia, senza dichiarare le vere intenzioni che la legano al vecchio programma della P2, ossia una repubblica presidenziale, una democrazia autoritaria stile Orban.
Non ci vuole la sfera di cristallo per interrogarsi sul passato, quando molti militanti della destra sono stati coinvolti nella strategia della tensione. Emergono oggi molti nomi protagonisti di quel passato di stragi. Gli esponenti del MSI che oggi siedono in parlamento mai hanno preso distanza da quei fatti.
Così molti antifascisti sono caduti nel teorema del vecchio fascismo mussoliniano senza capire il nuovo che avanzava.
Per anni la mercificazione del passato con calendari e vari gadget esposti in tante edicole ha veicolato l’idea di un passato nostalgico, del non ritorno di una storia già passata, quindi innocua, mentre sotto la cenere si cementava il nuovo fascismo idealizzato dalla Meloni.
Cittadini e cittadine nella perdita dell’innocenza si ritrovano coinvolti nella nascita di una nuova società sovranista e illiberale, conseguente allo spettacolo voyeurista e al gusto trash.
A Montanaro
Immagine by Collettivo Zam