Vivere una radicale ambiguità, dove tutto è, al tempo stesso, falso e assolutamente vero e dove il falso, senza cessare di essere falso, è assolutamente vero.

Oppure, vivere appesi come pipistrelli nella caverna senza memoria della storia umana, ma vivere solo di ombre del passato, che si riaffacciano alla nostra contemporaneità con la destra neo-fascista al governo del paese.

Ora è più chiaro che mai verso quale futuro vogliono dirigere il paese, programmare una democrazia autoritaria modello ungherese.

Nel contesto vengono rivisti i piani della P2 di Licio Gelli. Piano che non riuscì ad essere attuato dai governi precedenti anche se attraversati da piduisti.

Il tentativo meloniano va nella stessa direzione, con l’occupazione dei media pubblici, bavagli ai giornalisti e riforme della giustizia per farla arretrare rispetto al principio che tutti i cittadini sono uguali; con riforme economiche contro i cittadini e cittadine in condizione di precarietà; con lo smantellamento della sanità pubblica a favore della sanità privata, come già si verifica da anni in Lombardia sulla strada tracciata dai governi Formigoni; con i provvedimenti nella scuola in direzione autoritaria. Con una politica contro le donne, contro la loro autonomia e la parità dei generi. Con l’adesione totale in tutti i teatri di guerra e un pericoloso disegno di mettere mano alla Costituzione per andare verso un regime presidenziale.

Cos’altro deve avvenire per aprire le coscienze dei cittadini e svegliarsi dal torpore melenso della politica meloniana?

A. Montanaro

Vai alla barra degli strumenti