L’umanesimo di ieri sta crollando a pezzi e il trans-umanesimo di domani già aspetta fuori il proprio turno. Elon Musk lancia la sfida con il primo essere umano con l’impianto di Neuralink nel cervello.

È arrivata l’era del cyborg, per ora si dice; aiuterà le persone malate, ma domani?

Così il tempo del dominio del vecchio continente cede il passo al potere dei soldi, dell’intrattenimento, alla logorrea, alla politica spettacolare e allo spettacolo della politica.

Con la scusa del progresso avanza la reificazione. Si fa in modo che tutto possa venire affittato, comprato e venduto, nel traffico di esseri umani la solidarietà è solo in rete, “senza sporcarsi le mani”.

L’essere umano nuovo è già marcia per la sua strada; oggi è decostruito, come dire. Ecoresponsabile, ecofemminista, ecopolitico, ecocittadino, ecodurevole, etc… ma infinitamente prodotto di mercato. Mentre le guerre in atto macellano uomini e donne vere, si preparano nuovi scenari per le future guerre.

Saranno i nuovi uomini cyborg comandati e programmati da computer che prenderanno il sopravvento sull’umanità residua.

Ai nostri giorni, senza speranze prevedibili, siamo dominati da potenze politiche e finanziarie che ci minacciano, costruendo una società tecnologica che ci sottometterà nel futuro.

Siamo condannati a subire la lotta di giganti imperiali che ci stanno trascinando in una corsa verso il disastro. Bisogna fare resistenza contro la nuova schiavitù, resistere all’ignominia e alle menzogne, all’odio e al disprezzo.

La resistenza preparerebbe le giovani generazioni a pensare e ad agire contro l’imperialismo degli uomini robot.

Non ci servono i pianti delle periferiche.

A. Montanaro

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