Da quando sono iniziate le grandi manovre delle elezioni, si vive in una situazione di avvelenamento emozionale e non passa giorno che candidati di destra e di sinistra non facciano dichiarazioni allucinanti, per iniettare veleno nelle menti di cittadini e cittadine.
Incredibilmente, un coro di devoti accompagna questi personaggi, che si muovono in tutti i talk show televisivi, con l’appoggio di molti giornalisti a propagandare queste amenità.
Bande di gangster alla conquista del mercato dell’illusione promettono miracoli a go-go, come nella pièce di B. Brecht “La resistibile ascesa di Arturo UI”. Assistiamo sbigottiti a tante falsità.
Nel paniere dei candidati c’è di tutto: dai razzisti alla Salvini, alla destra fascista cammuffata da destra liberale con a capo il pregiudicato Berlusconi.
Mentre il paese reale non riesce a superare le molte crisi che da tempo assediano i lavoratori e le lavoratrici di tutte le categorie, questi magliari che pretendono di governarci con promesse irrealizzabili e con madonne piangenti avvelenano i pozzi delle nostre coscienze.
Persino i post-rivoluzionari del movimento 5 stelle sono caduti nella trappola della propaganda miracolistica.
Non ci aspettiamo nulla per il futuro, se non un dopaggio continuo per nascondere le future malefatte.
Siamo la nazione più dopata del mondo. Tutta la storia della democrazia italiana vive nel passato del comandante Lauro con le scarpe spaiate, i pacchi della pasta e tutto l’armamentario dell’illusionista.
Non è sicuro quando diventeremo adulti. Sarà per le prossime generazioni? Sarà quando i giovani, stanchi di essere dimenticati e strumentalizzati, inizieranno a fare quella rivoluzione culturale che non siamo mai stati capaci di fare.
Sicuramente per queste elezioni non succederà nulla. I gangster del potere si smaltiranno il mercato dei cavolfiori.
E per concludere ritorno a Brecht di Arturo Ui.
“E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire, e non parlare. Questo mostro può governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora noi cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nasce è ancora fecondo”
A. Montanaro
Image: ‘Fly Away Neighbor‘
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