La selezione naturale verifica e vaglia le strategie per le interazioni sociali fra individui.

Essa mostra che certe “strategie” di interazione o di organizzazione politica porteranno a benefici maggiori di altre. Se adottate esse devono resistere all’invasione di individui e gruppi con le loro varianti. In tal modo è possibile che emergano particolari schemi di comportamenti protettivi.

Quando entra in gioco lo schema di comportamenti protettivi dei corrotti, una delle conseguenze più interessanti di questo schema è l’altruismo reciproco. I comportamenti di protezione funzionano attraverso leggi, giornali amici per divulgare false notizie, attacchi a chi indaga la corruzione ecc…

I vantaggi e i tranelli della cooperazione sono illustrati dal classico problema noto come “il dilemma del corrotto”:

1° confessare tutto per attenuare la pena.

2° coinvolgere tutti per sollevare un polverone.

3° ricattare i complici per indurli a trovare soluzioni.

Tutto questo avviene quando un corrotto viene arrestato e interrogato dal magistrato.

Mentre quando si arresta un gruppo di corrotti il gioco diventa più sottile.

Essendo in isolamento e non potendo comunicare gli uni con gli altri cercano in tutti i modi di valutare le pene che possono trattare se confessano una piccola parte di reati. Ciascuno cerca di considerare le posizioni degli altri conoscendo la natura dei reati commessi.

Considerando l’imprigionato A. Se il suo collega, l’imprigionato B. confessa, allora anche A. dovrebbe confessare poiché non conosce la posizione del imprigionato C., in quando a lui sconosciuto, cerca di scaricare su quest’ultimo tutta l’organizzazione della corruzione.

Non conoscendo che l’elemento C. è il corruttore e la vittima del reato, finiscono per confessare e proteggersi con l’immunità parlamentare.

Questo è il dilemma del corrotto: in sostanza ogni individuo che interagisce o stabilisce contratti corruttivi con altri individui non politici, cerca l’inganno giudiziario attraverso la politica.

Tuttavia tale ragionamento trascura di includere gli effetti dell’interazione ripetuta fra gli individui della comunità dei politici.

Questa è una conseguenza della complessità sociale che può rendere vantaggiosa la scelta in quale movimento politico schierarsi.

In generale uno schema di risposta che incorpora una strategia di affiliazione che invade una popolazione di individui che operano con la corruzione.

Ogni schema di comportamento che viola queste regole finirà per essere escluso dalla corruzione e di conseguenza dall’arricchimento che ne consegue.

Ci sono molti schemi di decisione che seguono queste norme, e ciascuna di esse potrebbe in teoria essere selezionata nel corso di lunghi periodi di affiliazione alla criminalità organizzata (Mafia).

Si può notare che se è importante uscire a individuare coloro che adottano una strategia indiscriminata di cooperazione politica-mafia, diventa quasi impossibile l’individuazione se lo schema diventa di massa.

Quando si vanno a esaminare specifiche interazioni sociali in tempi passati tra mafia e politica bisogna partire dai valori di costi e benefici. Questa analisi degli schemi di comportamenti potrebbe svelare che nella nostra società politica e mafiosità fanno parte integrante della cultura italiana.

Se entrassimo in contatto con una società extraterreste potremmo attenderci di vedere che essa si è evoluta con schemi di comportamento uguali. Questo potrebbe rivelarci che ne siamo i diretti discendenti. Oppure potremmo aggiungere che essendo credenti siamo portatori di schemi di comportamenti che inseriscono i profitti derivanti da questa credenza nella strategia globale di Dio.

Una di esse rappresenta un gioco strategico immaginando un individuo che per il suo futuro dipende dalla supposizione secondo la quale “se anche Dio è mafioso” siamo incapaci di conoscere la ragione che determina la nostra vita di corrotti.

Se si fa così ci sono possibili esiti.

Se Dio è mafioso la fede conduce a una ricompensa infinita.

Se Dio non è mafioso e non esiste una fede fondata nel migliore dei casi non costa niente, nel peggiore costa soltanto una perdita di tempo infinita di tempo e fatica.

La conclusione a cui si giunge è che noi dovremmo scommettere sull’esistenza di un Dio mafioso.

A.M.

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