Professionisti delle scienze occulte dei vuoti, esperti avvoltoi scopritori di cadaveri, hanno il terrore dei corpi vivi, pronti a trascinarli nei pozzi neri dell’oblio.
Come non possiamo affermare con certezza di essere una farfalla e non al contrario una farfalla che sogna di vivere in un paese come l’Italia.
Nella nostalgia della vecchia Bodega Boemia, dove si esibivano artisti al tramonto della carriera, si trovava sempre un pubblico pronto a un applauso pietistico, così sono quei sogni funesti che divorano le coscienze formatesi negli anni Settanta, frichettoni convinti, radical-chic, tutti pacificamente integrati nei gangli del potere.
Così si popola quella cloaca nazionale tanto cara agli estensori dei bollettini dell’esegesi. Tutti in adorazione al paracleto per assaporare lo spray da quattro soldi in una pubblicità per antiche casalinghe.
Mentre si filosofeggia sull’uomo che è una bestia, si costruisce una società di allevamenti di bestiame: per questo una umanità che è vissuta fin’ora “sub specie mortis” deve ora vivere “sub specie delicti”, così un individuo non può essere definito tale sino a quando non è stato tentato dal delitto (ved. femminicidio).
Dopodiché prendete una serie di film dell’orrore, sono immagini di un’epoca sconvolta e miserabile.
In tempi lontani dalle imagini si trassero miti, in altre ancora religioni, così i film sono tutto ciò che resta dopo che tutto se n’è andato.
E’ lo spiritismo del nostro tempo, come dire: bisogna creare dei fantasmi per credervi.
Nello struggente teatro della Bodega Boemia Italiana circolano assassinii a ripetersi.
Nella loro gioiosa e tragica esistenza si pratica l’oblio del destino.
Mentre con la scusa di legiferare i professionisti della politica gestiscono case a luci rosse.
A. Montanaro
21/06/2016