Dopo l’ennesima strage in mare sulle coste della Calabria, sul palco teatrale del cinismo di governo sono iniziati i balletti delle responsabilità. Nessun colpevole, tutti innocenti, i colpevoli sono i morti che non dovevano partire. Ci avrebbe pensato il ministro Piantedosi coadiuvato dall’ammiraglio Salvini, dopo aver allestito una flotta per sottrarre i rifugiati alle grinfie dei trafficanti.
Perciò chi parte dalle varie zone in guerra e dalla povertà è colpevole al pari dei trafficanti, ben gli sta: il messaggio è chiaro, non partite. Mentre la premier Meloni è assente causa tour turistico con famiglia (nessuna dichiarazione pervenuta), ci pensano i vari portaparola, con dichiarazioni in sfavore dei morti.
Questi sono morti colpevoli, mentre quelli ucraini lo sono da eroi. Anche nella categoria mortuaria ci sono differenze, secondo i vari media schierati dalla parte della guerra in Ucraina (praticamente tutti). Nessuna vergogna nei commenti di personaggi televisivi vari.
In Italia cittadini e cittadine assistono al teatro, crudele com non mai, del neo-fascismo al governo. Stiamo pagando anni di odio verso gli stranieri rifugiati dalle guerre che la NATO ha scatenato negli anni passati: Serbia, Iraq, Afghanistan, Libia e Siria. Paesi devastati con la scusa di portare la democrazia, e il prezzo lo stiamo pagando ora. Senza contare le altre guerre per procura, Ucraina, Yemen etc.
Ci sarà mai un tribunale internazionale a condannare tutti questi crimini?
A. Montanaro