Lentamente l’estate si avvia verso la nostalgia dei ricordi, un’estate torrida sia dal punto di vista atmosferico che di esposizione di notizie che hanno reso Monopoli protagonista sulla scena nazionale e internazionale.
Il caso più eclatante è quello delle friselle vendute da un noto albergatore al prezzo di 20 euro ma qui si pratica sistematicamente la tosatura senza vergogna del turista, in nome della logica del profitto. Monopoli diventa sempre di più una città pirata, senza regole, con professionisti della rapina.
Nessun riguardo verso il personale addetto ai servizi, una maggioranza completamente in nero.
Ci siamo fatti notare per la statua della sirenetta fatta dagli studenti dell’Istituto d’arte che ha attirato le critiche dei soliti bacchettoni che non mancano mai.
Tutti serenamente silenziosi, invece, verso l’inchiesta che ha investito il sindaco con mezza amministrazione cittadina. Dopo i primi giorni di clamore di piazza, tutto è rientrato nella dimenticanza. L’eco nelle stanze della stampa locale copre omertosamente il tutto.
Come sempre Monopoli della tradizione magliara non molla la sua natura e si rifiuta di stare alle regole della civiltà, con una classe di intellettuali completamente asservita alle logiche del quieto vivere e dove le generazioni del futuro non hanno nessun riferimento per il loro avvenire.
Questa è Monopoli, bellezza!
A. Montanaro
Foto E. Cirant