Da meno male che Silvio c’è a meno male che Giorgio c’è.

Siamo in pieno e ultimo atto di un fallimento nazionale, malgrado l’ultimo tentativo di salvezza operato dal presidente della Repubblica, che sarà ricordato come il presidente del fallimento.

Il governo delle larghe intese che sta gestendo questo fallimento è composto principalmente da coloro che lo hanno provocato.

Nessun cittadino ha mai inteso votare questa coalizione anomala. Questa stravaganza tutta italiana, è stata messa in piedi irritualmente dal Quirinale, accompagnata dal coro delle meraviglie ex democristiano per il risanamento finanziario del sistema Italia… sulla pelle delle gente. La mutazione genetica fa venire in mente la “Fattoria degli animali” dove maiali umanoidi barano giocando sulla pelle degli altri.

Il nipote di quel Letta ombra di tutti i malaffare italiani, con stile dell’arte tutta democristiana, si è affiancato al chierichetto Alfano, fresco di una finta scissione voluta e impersonata dall’ultra reazionario Monsignor Fisichella per gestire l’ultimo atto della nazione.

I falchi d’Arcore, con in testa il gigante Brunetta definitosi in un’intervista “socialista rivoluzionario e situazionista”, (i morti seppelliscano i loro morti) tentano un salvataggio in extremis del pregiudicato Berlusconi.

Corruzione, frode, mafia e parassitismo (con l’inclusione dell’incretinimento d’una massa mediante ipnosi mediatica), il tutto condito dalla grave malattia con radici lontane che chiama in causa il potere ecclesiastico: la  quaterna d’Apocalisse che colpisce l’Italia.

Dopo vent’anni di governi eletti con una legge anticostituzionale (Porcellum) ci stiamo avviando verso il fallimento politico e umano provocato da questi individui.

Nessuna speranza nell’Europa, perché il prossimo fallimento sarà il suo.

 

A. Montanaro

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