L’ambasciata del genere umano fra i lumpen migranti e le meduse proletarie.

“Lobotomizzati” alla ricerca della madre dolorosa, con la nostalgia del passato fascista mascherata nelle abitudini individuali dove si sgrana senza posa il rosario dei ricordi nostalgici.

Nelle scorie del passato, la tossicità del presente politico si manifesta attraverso insignificanti leaderismi circondati di congreghe di spacconi e bulli, come l’idra di Erna. Tutti concorrono ad essere despoti di se stessi.

Si distoglie lo sguardo dalle guerre distruttive, come si distoglie la distruzione dallo sguardo come l’occhio dei piloti che sganciano le bombe sulla città e volano lontano.

La guerra che viene proposta come sacrificio moderno è un’immane impresa industriale. Si parla di popoli interi da eliminare o inevitabili drop-out che ogni giorno vengono espulsi dalla macchina sociale.

Nel passato si scavavano trincee che diventavano tombe, oggi i sacrifici si sono spostati dagli altari per onorare le divinità agli altari tecnologici, dove l’umanità si è trasformata in algoritmo.

Con la sostituzione dell’umano in avatar (meta-verso), si vive in un cieco presente rovesciato in carnevale di abbondanze finte, mentre si avanza nella trappola della rassegnazione e nell’accettazione del non vissuto.

Si è Passat dai nazi-fascisti doc alle democrazie autoritarie camuffate in senso parlamentare, ora con l’avvento del liberismo finanziario globalizzato predicato dai Chicago Boys siamo passati a un fascismo mascherato.

… come ci mancano le tricoteuse parigine…

A. Montanaro

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