DieselGate
Per tutta l’estate siamo stati accusati di essere, con la Grecia, paesi inaffidabili, di non rispettare le regole europee: noi per la gestione dei rifugiati, la Grecia per aver truccato i bilanci.
Insomma, per i paesi nord europei noi del sud non siamo degni di stare in Europa.
Adesso che il fenomeno dei rifugiati tocca le rotte del nord, si stendono fili spinati lungo le frontiere, si manganellano e si sgambettano bambini e anziani, sotto lo sguardo compiacente dei poliziotti.
Emergono nazionalismi reazionari di ogni sorta, l’Europa si tuffa nel passato delle divisioni, la rincorsa al liberismo selvaggio senza regole ha fatto emergere la grande truffa della Volkswagen.
Ma come?!
La nazione leader del moralismo etico luterano si comporta come le nazioni del mediterraneo, accusate sempre di essere “magliari”.
Ci dicono che lo scandalo delle emissioni è stato causato da un piccolo gruppo. Balle. Un’operazione di questo genere, nel tanto decantato sistema renano, non può essere stata organizzata da un piccolo gruppo.
Il potentissimo sindacato IgMetall partecipa a tutte le strategie del sistema lavoro e perciò non poteva essere all’oscuro.
Oggi molti fanno mea culpa, parlano di crisi dell’anima tedesca, di quel paese risorto nel dopoguerra dalle macerie, che è stato un modello per tutta l’Europa in quanto a regole e rispetto umano.
Ci siamo sempre specchiati in quel modello, per assimilarlo nel nostro sistema. Oggi si scopre che era stato costruito sull’inganno. Ci hanno fatto credere che in Germania si vivesse in felicità, che le braccia aperte della Merkel fossero la risposta civile ai razzisti come Orbán. Tutto questo ci mostra invece che si è prodotta una censura molto seria. Non è una Germania felice e in pace con il mondo, ma una Germania alla fine della propria identificazione folle con i successi dell’industria dell’auto.
Che tristezza, se pensiamo a come le famose capacità tecnologiche avrebbero potuto essere usate per produrre auto sempre più pulite, anziché per ingannare con quei software che servivano per falsificare i testo.
Rimane una domanda sul dieselgate. Come spiegare il silenzio del sindacato più potente del mondo, rappresentato al vertice della Volkswagen in nome della Mitbestimmung, cioè la co-gestione? Che cosa significa e che cosa nasconde questa armonia dei silenzi tra azienda simbolo e sindacato potente?
Ora possiamo sinceramente dire alla Germania “benvenuta nel club dei magliari”!
In questi giorni si sentono grasse risate greche, per le vie di Atene. Ci uniamo a loro anche noi.
A. Montanaro
Immagine di Russ Seidel