Furore
In tutta la vita non ho mai vergato
righe per me stesso:
non c’è pagina del mio passato che possa
compromettere il presente; non v’è
traccia alcuna del mio passaggio.
Non un nome, non una parola.
Soltanto memorie a cui nessuno può
credere, giacchè sono quelle di un invisibile.
Sono il solitario, l’impavido sostenitore
del diritto di contraddirmi.
Come l’amore che esprime una prostituta nella
puerilità e nella bassezza dell’oscurità delle cose.
I sogni viaggiano nel tempo sui velieri della libertà.
La vita puttana ha sempre fatto a meno dei sogni.
Siamo prigionieri in stanze di specchi dove i
desideri si rispecchiano senza soluzione.
Intellettuali in provetta cantano le Circe plagiando
la banalità del quotidiano.
L’economia del Potlach in cerca di Heimat. (altro…)