Nelle malinconiche visioni della contemporaneità si chiude un ciclo di umanità in decadenza.

Se dopo la pandemia tutto cambia, “come annunciano i maestri dei pensieri macabri”, bisogna allora tenere in conto che con l’avvento del cambiamento una buona parte della popolazione mondiale è in scadenza.

In virtù degli accadimenti nuovi, e nei cambi generazionali, tutte le scadenze sono all’ordine del giorno, quelle sociali, quelle politiche, quelle culturali, come quelle comportamentali. Le strutture civili e militari subiscono la stessa sorte. Da noi “Italia” tutto questo è in atto da molti anni, basta osservare i fenomeni che si succedono sotto il nostro sguardo ogni giorno.

Non siamo più cittadini consapevoli del nostro destino, ma meri spettatori di leader che durano un arco di tempo molto breve. Ognuno con il proprio partitino, con il proprio clan di potere in piccoli territori da controllare e ricattare, cacicchi che fanno accordi mafiosi con la criminalità organizzata, attori mediocri che si esibiscono su palcoscenici virtuali con manganellatori professionali, in cerca di consensi emozionali.

Una realtà cammuffata dove i fabbricano cittadini sognanti in mutanti scaduti. Se si allunga lo sguardo per andare in casa altrui, nulla cambia. Si respirano le stesse atmosfere, da un lato un occidente guerrafondaio, con gli USA in testa, dall’altro un Oriente asiatico galoppante sotto dittature economico-civili-militari. Un’Africa sfruttata e distrutta dal neo-colonialismo rampante e sotto il ricatto del debito.

Tutte le potenze mondiali ad accaparrarsi terre e materie prime rare per contendersi il dominio imperiale su tutto il mondo.

Non passerà molto tempo prima di una terza guerra mondiale e globale tra USA e Cina, con i propri alleati, dove l’umanità intera scadrà definitivamente.

A. Montanaro

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