Milano, 1° maggio 2016. La quiete dopo la finta tempesta dell’anno scorso. Una lenta pioggerellina oggi ha bagnato e accompagnato qualche centinaio di giovani dei centri occupati e amici vari, tra cui uno dei sindacati di base. Intorno… il vuoto, definito dalla mancanza delle migliaia e migliaia che l’anno scorso erano in piazza. Bene hanno fatto a “festeggiare” il 1° maggio, ma urliamo la necessità di un modo nuovo di manifestare.
L’expo, il salotto politico milanese, il governo nazionale quest’anno ci hanno presentato il solito conto salato coprendo il neoliberismo responsabile di disgregazione sociale, limitazione dei diritti e ricatti, a cui alcuni sfasciavetrine e infiltrati vari sono stati funzionali.
Ci hanno mandato in esilio San Precario! Ma la moltitudine ritornerà perché le nostre condizioni di vita non miglioreranno per ora e l’unica scelta è manifestare la propria ribellione. Mai più tristezza e amarezza ma solo gioiosa ribellione!!!
Nel video qui sotto una bandiera della Turchia viene data alle fiamme e dei canotti galleggiano in Darsena, come denuncia per il modo disumano sono trattati gli immigrati. Ma secondo noi l’obiettivo della protesta dovrebbe essere Erdogan.