Dal seguito della festaiola Romana Polverini alla scena internazionale del G8 di Toronto al seguito di Berlusconi.
Sempre di polvere si tratta.
Fermata a Fiumicino la dama bianca con 24 Kg di cocaina purissima.
Cocaina, una lunga striscia bianca che attraversa tutta la penisola italica.
Una striscia che come il giro d’Italia è composta da molte tappe, da Roma verso nord, Milano e dintorni, verso sud, Napoli Reggio e Palermo. Una scia di business e connessioni con i narcosi di varie organizzazioni mafiose. Potessero quotarsi in borsa, sarebbero tra i leader della nostra economia.
Merce preziosa per varie clientele, faccendieri e politici. Cocaina questa meravigliosa interprete della vita di molti uomini e molte donne di potere. Cocaina, prodotto cardine della nostra economia, appartiene alla New Economy esattamente come tanti prodotti di microtecnologia.
Nessun manufatto e nessuna materia prima assicurano così alti guadagni.
Un prodotto di cui il cliente “non può fare a meno” è il sogno di qualunque Tycon nostrano.
La cocaina scorre come acqua nei salotti chic dell’Italia degli arricchiti, simbolo di promozione sociale, passatempo serale. Offerta per pura ospitalità, come prima ti offrivano un campari. Le strisce e le cannucce sono entrate a far parte della convivialità sociale. Si preparano sassetti di coca per serate hard, come regali di Natale o altre feste comandate…
Tutti pippanti i nostri eroi! Pippare è come giocare a mosca cieca, ai quattro cantoni, un prolungamento dei giochi dell’infanzia.
Noi non sappiamo se la Gagliardi sia stata bruciata per occultare o sviare qualche grosso carico.
Questo verrà chiarito dai giudici, se ci riescono.
A noi non resta che constatare che il fenomeno cocaina è diffuso a livelli tali che non potrò mai essere debellato con una legge sciagurata come la Fini-Giovanardi. Una legge fascista che serve solo a reprimere ragazzi e ragazze, per qualche spinello.
La polverizzazione sempre più spinta mira al sogno più avanzato delle mafie internazionali: una società in cui ciascuno sia il pusher dell’altro.
Noi, in Italia, ce la stiamo mettendo tutta.
A. Montanaro
Immagine trovata su flickrCC