Il tentativo totalitario di rendere superflui gli umani riflette l’esperienza delle masse moderne, costrette a constatare la superfluità su una terra sovrappopolata (8 miliardi). Le società dei morenti, in cui la punizione viene inflitta senza alcun reato, lo sfruttamento praticato senza un profitto, e il lavoro compiuto senza un prodotto sono luoghi in cui si crea l’insensatezza. Così la nuova destra populista, fascista e razzista, produce cittadini superflui che accettano di essere tali.

L’ideologia populista è una sostanza tossica che produce sottomissione, obbedienza, asservimento e dipendenza. Sembra che nessuna rivoluzione abbia mai avuto successo. Attenzione al paradosso: la rivoluzione vuole la libertà, viene attuata ma ne consegue l’opposto della libertà.

Slogan o altre amenità non sono sufficienti per far sfociare il malessere nel riscatto, come succede con le facili parole d’ordine sindacali se la stessa democrazia sindacale viene violata continuamente e c’è mancaza di unità tra le sigle. Nel descrivere la “banalità del male”, Arendt prefigurava come molti protagonisti del nazismo fossero dei babbei.

Proprio per questo oggi il treno trumpiano trasforma gli orban, i fico, i salvini, i meloni etc… con tutto il corollario dei nazi-fascisti.

Ci incamminiamo verso la fine del vivente e la sua sostituzione con le macchine (AI). Altro che la sostituzione etnica sbandierata dai fascisti.

La rivolta sociale come soluzione non basta! Bisogna andare oltre!

A. Montanaro

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