Si sono rotti gli argini democratici permettendo ad un’onda suprematista di invadere gli spazi urbani con aggressioni, minacce e svastiche in molte località cittadine. In un paese indebolito dalla politica in un mare infinito di disuguaglianze, sguazza l’estrema destra. Che usa questi simboli come messaggi unificanti di una rete suprematista internazionale che dagli USA all’Europa incita a colpire ebrei e immigrati, e che punta ai lupi solitari e ai piccoli gruppi per indurli a compiere azioni dimostrative.

Il sistema organizzativo è simile a quello dei terroristi: aggregare schegge in tutto il mondo.

I manifesti della guerra razziale dell’ideologo James Mason, autore dei testi a cui si ispira la rete neonazista negli USA e in Europa, viaggiano sui social e nelle chat.

Il gruppo più agguerrito a livello globale si chiama Atomwaffen, nel nostro paese fanno riferimento a “sole nero” e “meridiano zero“. Usano codici rudimentali, semplici, evocativi del non-linguaggio privo di valori.

In parallelo il fenomeno viene quotidianamente alimentato dai quotidiani di destra che nei corsivi insultano immigranti e meridionali (vedi Feltri).

Questa strategia non è nuova, si aggancia alle predicazioni leghiste degli anni passati. Fu Bossi che incitava contro contro i meridionali che avevano invaso il Nord, seguiva Salvini “giovane” che da Radio Padania aizzava contro albanesi, napoletani e Rom. Un continuo spostamento di baricentro per fomentare i cittadini verso la secessione delle regioni del nord. Senza dimenticare Calderoli con maialino e maglietta contro l’islam (lui fu costretto a dimettersi da ministro e però ci furono morti in Libia per causa sua). Un altro campione del razzismo fu Borghezio, che viaggiava sui treni munito di disinfettante da usare contro i passeggeri extracomunitari. Oggi siedono entrambi in Parlamento, continuando con la politica razzista e sovranista.

Oggi una tempesta si avvicina e non bisogna dimenticare chi soffiava quei venti nel recente passato. Che gli inquirenti aprano finalmente l’occhio destro.

Ora finalmente Salvini va a processo per aver sequestrato naufraghi sulle navi della Marina militare, nel ruolo da Ministro dell’interno dello sciagurato governo Lega-5S, coi cinquestelle complici dei decreti sicurezza. Ma sul banco degli imputati dovrebbero sede in sua compagnia anche altre figure e complici.

L’onda nera che sta montando in Europa bisogna fermarla con urgenza e con le leggi che sono in vigore, prima che sia troppo tardi.

A. Montanaro

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