Bisognerebbe riscrivere la bibbia e capovolgere il mito di Adamo ed Eva, e cioè prima nasce Eva e poi da lei Adamo. La sacralità del potere maschile si è affermata attraverso il potere di vita e di morte degli uomini sulle donne, contro il potere di vita e di morte che le donne hanno.

Il seme violento del maschilista si sviluppa dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri, innestandosi uomo su uomo, di generazione in generazione.

Se guardiamo al bacino del Mediterraneo, il periodo in cui quel seme è stato gettato è fuori dal tempo per cui abbiamo fonti storiche. Per ritrovare un’epoca che ne fosse priva bisogna risalire alle prime fasi dell’era neolitica. Tra i greci e i romani le divinità erano di entrambi i sessi, ma la società era duramente patriarcale (comanda il padre; donne e schiavi sono de-umanizzati). Con l’avvento del cristianesimo, per quanto ci riguarda, cambia poco. Il messaggio egualitario di Gesù viene subito cancellato da una delle più imponenti manifestazioni machiste della storia dell’umanità: il cattolicesimo. Sessuofobi fino all’ossessione, i padri della Chiesa sono tra i più feroci misogini di tutti i tempi, protetti dagli apparati di Stato e di potere.

Come uomini, riceviamo un’eredità pesante. Per secoli al maschio si è fatto credere di essere un dio di potenza fisica e di potere. Alle donne invece la richiesta è il corpo per il sesso e la procreazione.

Quando si esce da questo ruolo, il maschio interviene per ristabilire l’ordine. Il femminicidio, appunto, per ristabilire il suo potere di vita e di morte.

Nella contemporaneità della società liquida, a/sessuata, il maschio prevale. Nello sbriciolamento delle strutture culturali e politiche, quella del maschilismo sembra resistere, o forse trasformarsi, adattandosi alla liquefazione. Se ne esce soltanto suicidando dentro di sé la bestia-macho. Difficile che si trovi un altro Diogene con la lanterna in cerca di un nuovo uomo.

Le donne hanno iniziato con il femminismo, da più di un secolo almeno, un processo di liberazione. Un processo largamente incompiuto se non in fase di arresto (leggo in questo modo la presenza sempre numerosa delle donne nelle manifestazioni religiose e l’uso sessualizzato del corpo femminile nella pubblicità). Gli uomini hanno appena incominciato a mettersi in gioco.

Il cammino sarà molto lungo e non è detto è alla fine non ci sarà traguardo, nell’uguaglianza dei generi, tutto dipende da noi.

A. Montanaro

Image: ‘Street Art – Paris, XIIIème‘ 
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