Dalla manipolazione alla fascinazione reazionaria, nel segreto e nella semiologia ideologica, sono i mass media che irretiscono i cittadini, un solo processo è quello del “mass(agec) is message”.
Cittadini proiettati come embre di se stessi in una sorta di spazio fetale che allevia le difficoltà del vivere, l’equivalente di vite perdute.
Forme degradate della socialità, lubrificanti, assicuratrici passive e permessive, quelle più basse del sociale.
Forma antropica della sua morte.
Niente è mai andato e niente andra mai alla fine della propria storia, perché niente sfugge a questa processione di simulacri.
È il sociale stesso morto prima di avere liberato il suo corpo sociale.
Al paradossi del corpo “bruco” che non diventerà mai farfalla si inspirano molti cittadini sottomessi alle politiche di una destra che si traveste di modernità, ma che affonda le radici in quella nazifascista del passato, dove i cittadini sono disposti in “tribù” di api lavoratrici.
Le teorie urbanistiche dello “zoning” sono una rappresentazione di questa visione in cui l’animale umano è suddiviso in tante cellette sociali, come api o formiche, possibile solo per la messa in atto di una violenza repressiva che opera separazione sociale. I rapporti della società salariale distrutti lasciano il posto all’isolamento coatto, dove ci si lascia sfiorare senza toccarsi mai, dove di si guarda senza vedersi, ci si ascolta senza sentirsi. L’umanità confinata in uno spazio senza significante.
A. Montanaro