Non una nazione come era stata elaborata dal duo Sykes-Picot (famosi imbroglioni in diplomazia) con il Trattato di Sèvres, ma molte fazioni usate ed abbandonate dalle grandi potenze nazionali.
Da sempre i Curdi sono stati traditi. Prima dal Regno unito, Russia e Francia con la promessa del diritto ad uno Stato indipendente.
Mentre la bandiera curda è sempre servita per ottenere consensi e per raggiungere obiettivi geopolitici che non erano quelli del suo popolo.
Così il grande Curdistan resta un’utopia, nella disgregazione mediorientale assecondata dalle guerre del petrolio dei Bush padre e figlio, contrabbandate da guerre al terrorismo e per la democrazia. Guerre di cui è figlio il fenomeno del Califfato dell’Isis, che si è propagato fino in Europa con gli attentati.
Ancora i Curdi sono stati chiamati a combattere per gli interessi occidentali con la promessa di loro Stato territoriale che avrebbe dovuto estendersi su Iran, Iraq, Siria e Turchia. Hanno combattuto e sconfitto il Califfato, con molte perdite umane.
Mentre lentamente nel Rojava si stavano organizzando minime strutture di autogoverno democratico, Trump passa la mano al satrapo di Ankara, Erdogan, che inizia l’invasione di quel territorio liberato dai Curdi.
Inizia così la nuova odissea del popolo curdo, grazie al tradimento dell’America.
Ancora una volta iniziano i massacri su questo popolo. Mentre sono ancora in corso i combattimenti e i bombardamenti dell’aviazione turca, sul terreno si muovono milizie addestrate dalla stessa Turchia, composte da vecchi affiliati dell’Isis e di Al-qaeda, riciclati da Erdogan.
Dopo avere ricevuto 6 miliardi di euro in regalo per trattenerli sul proprio territorio, ora Erdogan usa gli sfollati siriani minacciando l’Europa di aprire le porte della gabbia. Ecco la beffa che questo personaggio mette in atto.
L’Europa balbetta sanzioni prossime a venire e ancora una volta i burocrati europei fanno melina. La Turchia dovrebbe essere espulsa dalla Nato, che invece tace.
Il lato osceno di tutto questo è di aver spinto i curdi nelle braccia dei russi e del dittatore della Siria.
Il mito dei curdi resterà nella storia, ad additare la questa come altre vergognose manovre messe in atto dall’Occidente imperialista in Medio Oriente.
A. Montanaro