Sono gli stessi irresponsabili “intellettuali” che avevano promosso il totalitarismo nel XX secolo, gli stessi che oggi decantano il liberismo senza regole. Così oggi i politici fabbricano crisi e manipolano le emozioni per distrarre i cittadini, annegando il futuro nel presente, usando le tecnologie del virtuale.

Trasmettono una fiction politica, negando la verità, e riducono la vita a spettacolo e sentimenti astratti. Si costruiscono paure e pericoli imminenti, creando uno schema artificiale di drammi fittizi. I talk show sono fiction quotidiane in cui si svolgono racconti ingombranti capaci di colonizzare lo spazio necessario per la riflessione.

Si va delineando un mondo privo connotazioni geografiche, quello dei conti bancari offshore, delle società fittizie e degli accordi anonimi, dove si ricicla la valuta del malaffare, sia imprenditoriale che mafioso-politico.

Si propugna l’inevitabilità come teoria per innescare un viaggio semicosciente verso una vita tombale come un fantasma da un cadavere.

Avanzano così le idee sovraniste che offrono una protezione fasulla a cittadini e cittadine afflitti da problemi reali.

Mentre il futuro si dissolve nelle frustrazioni del presente, la finzione entra nelle stanze del potere attraverso la gestione della pubblicistica dell’odio e delle paure. Molti caudilli si sono accodati alle teorie sovraniste, da Putin a Trump, da Orban ai membri di Visegrad. Tutti uniti a promuovere guerre e inquinamento in ogni angolo del pianeta.

Circondati da questi detriti corrotti e corruttori, i cittadini vivono l’ultima speranza di un risveglio di coscienze che milioni di adolescenti stanno sperimentando, ribellandosi contro chi gli sta rubando il futuro.

Molti popoli iniziano a ribellarsi, dall’Oriente all’Africa, dall’America del sud all’Asia.

L’ultima e finale speranza di salvarsi nell’umanità, prima che sia troppo tardi.

A. Montanaro

Image: ‘Manicomio di R #33‘ 
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