Dopo il crollo della sinistra (tanto per dire), il nuovo governo Lega-5S Casaleggio introduce un’altra visione della governance, e cioè una visione della “politica dell’eternità”.
Questa visione si fonda sul vittimismo e sulla inevitabilità. Gli altri sono i cattivi, nessuno è responsabile. Il nemico, che in questa narrazione è impersonato dall’Unione europea, interverrà ad impedire qualsiasi cosa facciamo, ostacolando la via del futuro in un ciclo che ripropone senza fine le minacce del passato.
Il governo Lega-5SnCasaleggio diffonde la convinzione che l’azione di governo – quella che loro portano avanti – non possa favorire la società nel suo complesso, ma solo metterla in guardia e difenderla dalle minacce (immigrazione, rom, sicurezza, eccetera).
Il progresso annunciato dal “governo del cambiamento” cede il passo al destino tragico.
Per fare questo i leader Salvini e Di Maio fabbricano emozioni e le manipolano: suscitano euforia e indignazione nei cittadini, distraendoli dalla propria scarsa volontà politica e annegando il futuro nel presente.
Usano la tecnologia per trasmettere una fiction politica, negando la verità cercando di ridurre la vita a spettacolo e sentimenti.
Negli anni in cui erano all’opposizione i 5Stelle-Casaleggio, coadiuvati dal guitto Grillo, hanno usato metodi propagandistici ben precisi per cucirsi addosso il mito della propria innocenza, travisando il passato storico con una schematizzazione astratta e irreale che enunciano nel presente per produrre crisi artificiali del vissuto quotidiano.
La convinzione che la tecnologia sia al servizio della libertà spiana la strada alla sua spettacolarizzazione.
Mentre covano uova avvelenate di fascismo, propugnate dal pensiero del filosofo Ivan Il’In tanto ammirato da Putin e Bannon e soci, grandi suggeritori di Salvini e company.
Dal grigio al fascismo la via è tracciata.
A. Montanaro
Image: ‘Mud as Art 31‘
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