“Si vous êtes pris dans le rêve de l’autre,
vous ête foutù”
Piccoli Napoleoni finanziari crescono circondati da tecnici infronzolati fino al culo… Consiglieri del F.M.I. che tagliano i viveri ai paesi poveri, con il pretesto che non sono in grado di pagare…
Con centinaia e migliaia di morti sul piatto della bilancia attiva, l’efficace rete fognaria dell’inconscio dei moralisti in abiti talari e ladri di elemosine…
Notti claustrofobiche e cupe nell’orizzonte degli eventi, il labirinto del demone Ràvana per arrivare alla fine dell’esistenza piena d’odio…
Costruire monumenti di sterco da esporre in città pattumiere economiche, per la loro risolutezza carica di sentimenti artici…
Alla fine si suoneranno le trombe dell’irrimediabile per gli amanti dell’apostolato si finirà nella fogna dei buchi neri in cui tutto sparisce senza lasciare traccia…
Vivere come uno zero; uomo superfluo, l’uomo senza qualità, il Salary-man della società, l’impiegatuccio, il factotum delle culture dominanti, nelle realtà virtuali…
Si perdono nei loro sogni, nella certezza tormentata dai sensi di colpa… dalla propria completa inutilità…
E non apriranno mai gli occhi sul fatto di non aver mai vissuto di fronte alle certezze nelle buie notti dell’anima, dove la nave di Teseo sembra sogni a ogni risveglio…
Scostare il velo azzurro del cielo per vedere la distesa senza senso dell’umanità, dove l’uomo è la misura di ogni bestialità, e la sua fine sarà la fine della realtà oppressiva…
In questo desiderio distruttivo, trova il suo sollievo nella beatitudine paranoica del sacro… per impastarsi la lingua di cenere, per non gridare alla tribù umana di piantarla!
LOTOFAGI!!!
Per addolcire una condizione anomala, nella contabilità della vita si cancellano i debiti incancreniti, così in un sistema governato dalle punizioni, si torna a far del bene semplicemente perdonando il male…
Così assumendo corpi emaciati di santi medievali ci isoliamo in stanze stracariche di souvenir di una vita vissuta nell’inesistenza di una Mism-Nada…
Scuola di apprendisti pensatori che imparano come svuotare la mente, per attraversare anni di involuzione culturale per trovarsi alla fine dell’infanzia…
Nella Città-stato di Sigmaringen si legifera per un’inesistente Unione Europea… e si costruiscono caverne magiche per accettare gioiosamente la fine…
Per l’ambigua credenza della stella del mattino l’umanità canta all’unisono nel teatro della vita, mentre appare un dio primitivo e grottesco, un cavernicolo cosmico, spaccone e smargiasso nella sua spiritualità… in una terra pre-castrata di umani con la propria Hybris, melanconica innocenza del posseduto…
A-traversare la fantasia per rompere il frame della vita e riacquistare quel desiderio sopito di vita vera… A-traversare il fantasma del non-senso. Ci troviamo davanti al reale grottesco della copulazione meccanica, così si riducono coloro che si sono sottoposti alla bio-genetica…
Come il mugnaio di Sans-Souci Malebranche ci annuncia la sofferenza per amore di un dio Narciso, nel giudicare il male creato da lui stesso…
Ecco realizzata la bio-genetica dello spirito-santo… dopo tutto è come il marketing dell’autoassoluzione… e in questo sacro-profano che scopriamo l’etica della vita porno, nelle telecamere del trionfo morale televisivo…
Come i vampiri evocati da Bree-Olson che si mordono tra di loro, per non mordere il velenoso animale umano…
e come la foglia di fico dell’industria delle armi, che per salvare il mondo aumentano la produzione…
Alla fine dei sogni altrui inizia l’era del rimorso infinito.
A. Montanaro
Image: 'Staring into oblivion' Found on flickrcc.net