Come non solidarizzare con le donne polacche contro l’attacco criminale e violento del governo e delle istituzioni al diritto all’aborto?

Jarek Kubicki è l’ideatore dei poster che sono diventati parte dei simboli visivi della protesta in corso. Con “vaffanculo/levati dalle palle” scritto in rosso stile “Solidarnosc” e donne armate a sfidare i criminali al potere.

Fra i patriarchi europei c’è la gara a chi opprime e reprime la libertà di scelta delle donne. In Italia sono più “democratici”, ingoiano una legge (la 194) ottenuta dalle donne dopo anni di lotte e ottenuta sotto il segno del compromesso fra i partiti dei diversi schieramenti, ma l’aggirano con l’obiezione di coscienza (prevista dalla legge stessa). Qui obiettano i medici, ma anche i farmacisti sulla contraccezione di emergenza, cosa che non potrebbero fare.La violenza non cambia, tutte le armi sono buone per dominare, criminalizzare e assassinare le donne.

Ben venga allora qualsiasi autodifesa da parte delle donne nei confronti degli uomini accecati dall’odio iniettato dalla cultura patriarcale. Ben venga che reagiscano contro chi vorrebbe abbatterle, controllarle, ostacolare nelle loro scelte.Vergogna di essere uomo? No, assolutamente, sono verbalmente e violentemente incazzato.

Vito Dileo

Fonte delle immagini e della notizia: https://www.polityka.pl/tygodnikpolityka/kultura/1976826,1,butelki-z-benzyna-w-formacie-jpg-czyli-sztuka-protestu.read?fbclid=IwAR27_gsxmRsiuW3jkMNM_yHKT99h6nWOdKqraIochp2LkDJn0e-J_iClCmc

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