Ciao Franca. Eravamo in tanti e tante a ricordarti e salutarti oggi. Abbiamo pianto, sorriso, ci siamo strette forte una all’altra. C’era tanto rosso, e le nostre canzoni. Quelle che cantano l’antifascismo, la lotta contro l’ingiustizia, contro l’abuso del potere, della ricchezza, dell’arroganza. La stessa lotta che hai combattuto con l’arte e il teatro, strumenti di trasformazione democratrici e liberatori.
Servono i riti, se sono come questo. Quella che ti ha salutato oggi era una comunità riconoscibile. Forse un poco disillusa e acciaccata per le mazzate prese. Ma la partita l’abbiamo giocata e continuiamo a farlo, a rilanciare la sfida, anche seguendo il tuo esempio.
Beato il popolo che non ha bisogno di eroi, ma più beato il popolo che ha dalla sua parte una donna come te.