Quando Bed-99 ci lasciò, tutto il quartiere di Incontrada partecipò alle sue esequie.

Non immaginatevi la classica “partecipazione commossa”. Fu, invece, un’assemblea. Ogni volta che nel nostro quartiere c’era un evento, ci mettevamo in assemblea. Così accadde anche questa volta. Tutto fu fatto secondo la volontà di Bed-99. Niente preti né accessori istituzionali … insomma, tutto in allegria come sempre aveva vissuto. Le sue ceneri furono sparse nel fiume che attraversava la città. E la sera tutti in piazzetta, alla grande cena che il club di Bed-99 aveva realizzato in suo onore.

Ma chi era Bed-99?

Serafino Bonaventura, così si chiamava in realtà. Viveva solo, ma circondato dall’affetto di tutta Incontrada. Faceva il cioccolataio, ma la sua vera attività era di aiutare tutti. Bed-99 risolveva tutte le beghe che nascevano nel quartiere e aiutava chi aveva bisogno.

Quando andò in pensione regalò ai suoi dipendenti la cioccolateria. Disse: “mi bastano la pensione e i miei risparmi”. Era stata la buonanima della bisnonna Serafina a mettere su l’attività, quando ancora le donne non trattavano il commercio. Serafina però era capatosta e ci sapeva fare tanto col cioccolato che con le persone e alla fine la spuntò. Quando venne al mondo, Serafino, aveva lo stesso marchio di fabbrica dell’antenata: un paio orecchie grandi grandi. Per questo gli diedero il suo nome.

Come pensionato, Bed-99 si era organizzato una nuova attività: capro espiatorio. Faceva lui da parafulmine per tutte le rogne del quartiere. Chi è stato? E’ stato Serafino! Si prendeva lui le colpe degli altri. Quando qualcuno si infuriava, lui con calma … lo portava alla ragione.

Le autorità comunali lo conoscevano bene, perché veniva a parlare di ogni problema che riguardava la collettività. Sempre in prima linea quando c’era da scontrarsi con chi voleva abbattere le vecchie case per costruire palazzoni.

Per non farla lunga, Bed-99 era stato l’anima dell’antico quartiere di Incontrada, che senza di lui andò alla deriva.

Bed-99 incontra Dio in persona?

Dopo l’evento della morte, l’energia delle particelle neuronali di Bed-99 si espanse nello spazio infinito. Questo processo avviene prima in una dimensione verde scuro, che sfuma lentamente nel grigio chiaro per diventare infine una luminosità trasparente. … Qui tutto resta sospeso … è beatitudine.

Superati i primi momenti di panico post-mortem, Bed-99 prende pian piano coscienza di essere in una dimensione a-temporale. Senza il peso del corpo, fluttua nello spazio infinito, cullato da un dolce tepore.

Si sente una voce che lo chiama. Bed-99!

“Si” – dice lui.

“La tua vita si è conclusa. Ora rimarrai qui fino all’esaurimento della componente energetica dei tuoi neuroni. Ora che la tua massa si è disfatta, vivi un tempo infinito. Questo è il tempo delle particelle come descritto dalla fisica e dalla matematica.”

“Scusa, è il paradiso? Oppure è l’inferno? O dove altro sono?”

“Non c’è nessun paradiso e altro qui”!

“Non sarai mica Dio?”

“Queste sono le frottole che da molti anni vi raccontano i sacerdoti, per il potere loro e dei loro accoliti. Non sono una divinità, come viene detto da voi terrestri”

“Ma chi sei allora?”

“Dunque, mettiamola così … sono una spiegazione di ordine fisico matematico. Secondo l’abitudine terrestre potrei essere definita entità. Ma potrei anche essere definita come teorema secondo le cui leggi l’Universo si regola, si determina e si sviluppa, all’infinito.

“Ma allora, Gesù, Maria, e tutto quello che ci hanno insegnato?”

“Cazzate! … se mi passi il termine. Tutte storiacce inventate. Come potrei aver fatto un figlio se sono un’entità fisico-matematica?”

“Non è che sei gay?”

“Non dire scemenze. Non ho preferenze sessuali”

“Allora per secoli ci hanno raccontato solo balle?”

“Lo hai detto tu! La Bibbia, i vangeli, tutto quanto, sono favole e a volte anche fatti accaduti, ma niente più. Il divino è un fatto umano e niente più”

“Mi fa una rabbia sentire tutto questo dopo essere morto. Se potessi tornare indietro, altro che favole”

“Perché ti chiamano Bed-99?”

“Ah! In realtà mi chiamo Serafino Bonaventura. Bed-99 è per via di un gioco che avevo inventato da vivo. Consisteva nel trovare i 100 numeri primi lanciando un certo numero di volte i dadi. Io mi sono sempre fermato al 99, che è sì un numero primo, ma non sono mai riuscito a trovare il 100”

“Bravo! Come vedi tu stesso … tutto è un gioco matematico. Goditi i tuoi millenni di particelle che ti restano”

 

A. Montanaro

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