C’è la neve, il gelo, un clima elettorale più nero del nero, e forse arriveranno pure gli Hooligans!

Ma anche quest’anno l’8 marzo sarà di gioiosa lotta e noi di momi-z saremo in piazza, pesciolini guizzanti nella marea di Non una di meno.

Ci saremo perché partiamo dalla nostra ricerca quotidiana di relazioni libere dalla violenza: quella degli uomini sulle donne, quella dei ricchi sui poveri, quella di chi si crede meglio solo perché è nata/o bianca/o, quella di chi non tollera altre parole oltre la propria.

La nostra ricerca di relazioni libere non è astratta, ma vive nei nostri corpi: nella fatica del lavoro, nella gioia del sesso, nella condivisione dell’amicizia, nella pazienza dell’ascolto, nel terreno accidentato dei propri desideri, nell’attrazione/repulsione per ciò che differisce, nel bisogno universale di essere riconosciuti e riconosciute, accolti e accolte, accuditi e accudite.

Viviamo e lottiamo ogni giorno per smontare i dispositivi di violenza, dominio e sottomissione. Lo facciamo a partire da noi, dalle nostre fragilità, dalla nostra creatività, dal piacere che scaturisce dal fare in comune. Sappiamo che solo insieme, e solo limando le asperità narcisistiche al nocciolo del proprio ego, si può “cambiare il sistema”… non è facile, questa è la sfida.

C’era una volta il patriarcato, e ce n’è ancora. C’era una volta il capitalismo, e ce n’è ancora. C’era una volta la schiavitù, e ce n’è ancora. C’era una volta il fascismo, e ce n’è ancora.

Ma qui ed ora siamo all’opera per demolire la prigione, le gabbie fuori e dentro di noi. Nelle cucine e nelle camere da letto, nei mille luoghi del lavoro e della formazione, nell’iper-realtà del mondo virtuale, nelle profondità delle viscere di ciascuna e ciascuno.

Ci vediamo in piazza! #wetoogether

Eleonora Cirant, per momi-z al #LottoMarzo

 

Vai alla barra degli strumenti