Malacarne

Malacarne

22051744923_a10acc7597La notte si vende agli angoli bui per le giovani generazioni, i praticanti notturni regrediti nell’inorganico trovano quiete noumenale. Nelle notti è l’orribile bellezza delle azioni che si commettono senza alcun rimorso per la ferocia.

Così quell’antico male che straziava i Profeti biblici si modernizza e si moltiplica, indotto dalla voluttà di dannazione.

“Terrorismo, guerre economiche e petrolifere, religiose’’ etc…etc… Perduto lo stigma maledetto antico, l’orrore, sotto qualsiasi aspetto si manifesti, conserva un che di scandaloso seduttivo, come vi fosse una grazia in esso. Così si presenta oggi: con una tonalità estatica, ossia percettiva, sensibile, che depotenzia e atrofizza, avvolgendo vittime e carnefici in un’unica spirale di irresponsabilità.

Gli avvenimenti che si susseguono spingono i governi a legiferare in uno stato di eccezione, ossia nella sospensione dell’ordine democratico in cui siamo abituati a vivere.

Quando lo stato di eccezione tende a confondersi con le regole, le istituzioni e gli equilibri delle costituzioni democratiche, esse non funzionano più.

E’ lo stesso confine fra democrazia e assolutismo che viene cancellato, nell’evoluzione combinata di atti di terrorismo e di misure per combatterlo si accorciano le distanze storiche dal fascismo a Guantanamo.

Anche se molti giovani sono stati socializzati nelle culture moderne, molti di loro subiscono la fascinazione dell’islam wahabita, che produce appartenenza comunitaria ed offre certezze, fornendo un collante che nelle società liquide della globalizzazione consente di perseguire un riscatto.

Non si tratta quindi di terrorismo, ma di come operano i governi occidentali per imporre il liberismo globalizzato in aree che sono termitai popolati da affollate tribu’ di lumpenproletariat senza diritti.

Queste sono le risposte che danno, semplificando cio’ che è complesso. La violenza è il tramite con cui quanti sono alla ricerca di una identità e i critici dei sistemi politici del dopo colonialismo aderiscono ad una ideologia totalizzante come quella islamista.

Con la destabilizzazione dei paesi medio-orientali, Bush, Blair e altri leader occidentali hanno avvallato il processo e prodotto ciò che oggi scorre sotto gli occhi di tutti.

L’Occidente sta pagando un prezzo altissimo per tutto quello che ha scatenato nelle guerre bugiarde.

Ci sarà nel futuro un tribunale che condannerà per crimini contro l’umanità questi leader occidentali?

Per sanare parzialmente tutte le scandalose guerre che hanno promosso?

8/7/2016

A.Montanaro

 

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Tony Blair's Apology For Iraq

Ecatone/ISMO

Ecatone/ISMO

Hanno eletto la dea Thanatos a potenza tutelare del liberismo sfrenato. La sua ombra e la sua croce, la sua divinità feticcio sono le cause dell’olocausto e dei sacrifici quotidiani che gli vengono offerti. Tutte le civiltà sottoposte a Thanatos hanno vissuto e si sono nutrite di questo olocausto.

Il malessere delle civiltà ha qui la sua genealogia. Nel sacrificio dei desideri individuali a vantaggio delle macchine collettive, l’oblio dell’individuo, la rinuncia ai piaceri nel gioco sociale. Nel sacrificio della libertà individuale in cambio di una società poliziesca autoritaria, castrante e devitalizzante. Con i sistemi di controllo forniti dalle ideologie della rinuncia portata alle stelle, il pessimismo, le intossicazioni suicide degli ideali mortiferi. Ecco l’inventario delle miserie offerte all’insaziabile Leviatano sociale.

In questo sistema panottico, il capitalismo paternalista del liberalismo è soppiantato e superato. Questo è il momento del consumismo che agisce a mò di compensazione per la violenza con cui si impone, per il cinismo e l’immoralità in cui si radica, per il talento con cui accumula utili e sacrifica vittime sull’altare dell’antica religione del capitale.

Quando il potere assume come oggetto la vita, la vita deve fare resistenza al potere sotto ogni sua forma. E sfuggire alle logiche del tempo-reale, della permanenza del colpo di stato mediatico, del divenire immateriale delle logiche di guerra e dell’imperialismo cibernetico. Tutto questo ha prodotto la miseria in tutte le sue forme, l’aumento delle alienazioni, la ferocia delle leggi della concorrenza, il depauperamento generalizzato.

I medicamenti salva-vita e altri farmaci sono fatti sparire per puro cinismo dagli stessi sostenitori di quell’umanesimo caritatevole delle ONG evangeliche, organizzate alla stregua di impresa dello spettacolo.

Siamo transitati dalla società disciplinare alla società del controllo. Professionisti del culto dell’inutile e dell’artificio, per produrre continuare a produrre gregarismi politici nelle formule europee di un nazional-populismo declinato all’italiana, con la lega i fascisti vari.

E’ nota la psicologia della folla e i movimenti di questo animale decerebrato, fino alla sottomissione sistematica verso i demagoghi sotto forma di caudilli e ducetti vari.

Così quando il mostro attira la muffa dal sottosuolo, le mute e le folle scatenano potenze devote a Thanatos, desiderose di celebrare offerte al tiranno di turno, attratte dalla sua natura infida e dal suo tropismo triviale.

 

A. Montanaro

 

Image: ‘Thanatos

Thanatos

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Stop-TTIP presidio a Milano

Stop-TTIP presidio a Milano

18 aprile 2015, giornata di campagna internazionale Stop TTIP, (Transatlantic Trade and Investment partnership), un accordo di libero commercio che USA e UE hanno iniziato a discutere in segreto e che vorrebbero approvare entro il prossimo anno. Nel video intervistiamo Alfredo Somoza, giornalista esperto politica internazionale, durante il presidio di Milano. Nei prossimi due mesi si gioca il destino di questo accordo e di tanti diritti che riguardano la nostra vita quotidiana, dal cibo all’acqua, dalle reti di comunicazione a servizi di base come scuola e sanità. Qui info

Temi dell’intervista:

– il colpevole silenzio dei media sulle trattative per l’accordo TTIP tra USA ed Europa
– quali istituzioni italiane ne stanno parlano
– quali partiti in Italia e in Europa sono contrari all’accordo
– quali diritti in gioco
– il tema delle privatizzazioni
– i prossimi appuntamenti in agenda

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