Poesie in libertà

Poesie in libertà

Un gioco inventato tra una risata sì e una no, un po’ di teatro, la voglia di stare insieme e di costruire un senso comune a partire da parole isolate e frammentarie. Un piccolo esperimento, una scusa per far festa. Poesia in libertà è stato questo, per una sera. Una proposta del gruppo “Con/fusione in piazza”, realizzata grazie all’ospitalità e soprattutto alla partecipazione del circolo Arci la Scighera. Guarda il video!

 

Il pettirosso impertinente

Il pettirosso impertinente

Una mia cara amica, dovendo partire per ragioni di lavoro mi ha lasciato un canarino in custodia. All’inizio lei voleva liberarlo ma un esperto l’ha sconsigliata perché un animale nato in cattività difficilmente riesce a sopravvivere una volta liberato.

Così questo avvenimento mi ha portato a riflettere sui casi della vita.

Tutte le mattine pulivo la gabbia “molto spaziosa” del mio piccolo ospite. Riempivo la vaschetta di miglio e quella dell’acqua e lui tutto contento saltellando faceva il suo bagno e prendeva il cibo cantando allegramente, almeno così mi sembrava. Questo compito per me andava benissimo anche perché lui mi rallegrava con il suo canto. Questo rito si è ripetuto per tutta l’estate.

Un mattino, inizio di autunno, dopo che il canarino aveva fatto il rito delle pulizie e del cibo, misi la gabbia sul terrazzino di casa. Ogni mattina con la temperatura ancora piacevole lui iniziava il suo concerto.

Feci colazione e in attesa di uscire per le solite faccende giornaliere udii che al canto del canarino rispondeva un altro canto. Incuriosito guardai dai vetri e notai che un pettirosso era aggrappato alla gabbia che tentava di beccare qualche seme d miglio. Vedendo che non riusciva nell’intento, pensai di metterne un po’ sul tavolino del giardino.

Così mi incaricai di dar da mangiare al nuovo venuto: ogni mattina miglio e acqua. Devo dire che anche lui mi regalava momenti musicali deliziosi.

Una mattina feci tardi e mentre cercavo di accelerare il rituale senti battere sul vetro. Era lui che posato sulla maniglia reclamava il cibo. La sorpresa non era finita, con lui vi era un altro pettirosso. Si era formata la coppia. (altro…)

Forum mondiale di gatti celebri

Forum mondiale di gatti celebri

Fervono i preparativi per ospitare il 1° Forum mondiale dei gatti di discendenza aristocratica e di celebrità.
L’evento si svolgerà al Colosseo di Roma che è stato ristrutturato per l’occasione dai fratelli Della Valle (scarpe).

Già sono arrivate le prime delegazioni dai paesi esteri. I primi sono i Francesi: si va dalla discendenza di Diderot a quella di D’Alambert, di Montaigne e Rousseau per quanto riguarda quelli dell’Enciclopedie, poi a seguire i discendenti di Molière e Baudelaire, Prevèt e Mallarmè, di Edith Piaf e Sartre.

La delegazione spagnola è composta dalla discendenza di Cervantes, El Greco, Lorca, Mirò e Dalì.

La delegazione portoghese dai soli gatti di Pessoa e Saramago.

La delegazione greca dalla discendenza di Omero, Pericle, Leonida, Saffo, Archimede e Pitagora apparentati tra loro, Platone e Aristotele anch’essi apparentati.

Dall’Egitto la discendenza diretta di Api, quella di Cleopatra e quella di Faruk.

Dalla Persia quella di Omar Khayyam, Ciro il Grande e di Soraya.

Dalla Germania la discendenza di Goethe, Mozart, Einstein e K.Marx.

Dall’Inghilterra la discendenza di Enrico VIII°, Elisabetta I°, Shakespeare, Maria Stuart e di 007.

Dagli USA direttamente dalla Casa Bianca un rappresentante della dinastia presidenziale, di Whitman, Kerouac e Dylan.

Dal Siam una coppia di gemelli principeschi.

Dalla Cina la discendenza dei Mao e Lin Piao.

Dal Giappone un rappresentante imperiale.

Dalla Russia direttamente dall’Ermitage 3 rappresentanti dei cacciatori di topi del museo.

La delegazione del Centro e SudAmerica con i discendenti dei Maya, Incas e Aztechi.

Dalla Mongolia la discendenza di Gengis Khan.

Dal Tibet e dall’Himalaya la discendenza reincarnata del 1° Dalai Lama.

Una folta delegazione italiana (“paese ospitante”) come al solito molto numerosa, tra raccomandati e imboscati spiccano i rappresentanti: discendenza di Cavour, Mazzini, Manzoni, Federico II°, Pirandello, Gramsci, Leonardo, Dante e Totò.

Delegazione dei Cartoon: Silvestro, Flik e il Gatto con gli stivali.

Delegazione vaticana: i gatti di Pietro e quelli dell’Inquisizione.

Delegazione dei gatti neri perseguitati per stregoneria.

Tutte le delegazioni consegneranno un loro documento programmatico che sarà inserito nel protocollo del Documento Finale (unitario).

La relazione del protocollo sarà letta dal presidente del Forum eletto a posteriori.
Dopo la lettura del protocollo il Forum si scioglierà e tutti i delegati partecipanti potranno fare ritorno ai loro paesi per la divulgazione del protocollo.
Dopo 2 giorni di riunioni viene stilato il protocollo finale. Alla sua lettura è stato delegato il presidente del Forum: Api XXXIX° della dinastia divina dell’Egitto.

Popolo di Gattilandia, oggi siamo qui riuniti per rompere definitivamente il nostro secolare rapporto con gli uomini. Dopo secoli di abusi e violenze che ci vengono ancora perpetrate, diciamo Basta ! Basta ! con gli umani. Dalle relazioni stilate dalle delegazioni abbiamo accolto il lamento miagoloso del dolore dei nostri fratelli. Ora diciamo: Basta !

Basta agli intellettuali che ci sfruttano nelle loro noiose manifestazioni di affetto e poi scrivono romanzi dove i nostri fratelli neri vengono sacrificati per stregoneria. Nella loro esistenza questi nostri fratelli per il fatto di avere una pelliccia nera sono stati sistematicamente bruciati insieme a quelle povere donne messe al rogo per stregoneria, senza contare tutti gli scongiuri che si fanno alla loro vista.

Basta! al Vaticano che ci usa esclusivamente per dare la caccia ai topi pretendendo che siano il nostro cibo gradito. Un vero e proprio crimine alimentare.

Basta! alle famiglie imperiali e aristocratiche che continuamente ci lavano, ci profumano e ci ingozzano di cibi iperproteici fino a farci diventare obesi.

Basta! con la selezione della razza. Noi esistiamo prima dell’uomo, ci siamo mescolati senza problemi non pensando che ci siano diversità tra di noi. Questo problema appartiene agli umani che vogliono applicare a noi i loro metodi razzisti.

Basta! con le sperimentazioni scientifiche che tanti morti e dolori ci procurano.

Siamo stati sempre sfruttati per vizi e prepotenze degli umani falsi ed egoisti. I nostri figli sono oggetto di prepotenza da parte dei figli degli umani e parecchi gattini ci hanno rimesso la vita per queste crudeltà.

Da oggi ordiniamo perentoriamente a tutti i gatti dell’Universo di uscire dalle case degli umani e ritornare alla natura. Fuori dalle città ! La caccia ai topi è finita. Ogni qualvolta un umano si avvicinerà allontanatevi al più presto. Essi sono falsi e crudeli.

Chiediamo alla razza canina un armistizio. La guerra che da secoli c’è tra le nostre razze è stata fomentata dagli umani. D’altronde è solo un divertimento guerresco e non caccia per il cibo.

Vogliamo vivere in pace con tutte le altre specie e chiederemo ad esse di abbandonare gli umani. Soprattutto ci rivolgiamo a quelle che vengono regolarmente uccise e mangiate dagli umani, come facevano nei secoli con noi.

Liberi, Liberi ! tutti: dalle mucca che producono latte per gli umani e i loro figli, ai maiali che vengono prima ingrassati e poi regolarmente sgozzati per fare prosciutti.

Liberi tutti gli ovini, gli uccelli, i pesci che ingrassano negli allevamenti.

Libertà per tutte le specie che nei laboratori sono vittime di sofferenze inaudite.

Basta ! W la Libertà ! per tutto il regno animale”.

Il Forum si chiude con grande gioia per tutti. “Finalmente ci siamo liberati dal peso degli umani” gridano in coro i delegati.

Poi lentamente tra saluti e abbracci tutti si avviano nella natura della propria nazione.

A.M.

Libertà o liberi?

Libertà o liberi?

Il principio scritto nell’articolo 21 della  Costituzione dice “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…”. L’esercizio di tale libertà è oggi snaturato in modo particolare dai progressi tecnici della manipolazione di massa, della pubblicità, della spettacolarizzazione del vissuto, che mirano ad assoggettare al potere del denaro e al denaro del potere una coscienza svilita e un pensiero votato all’indigenza e all’autoesclusione. (altro…)

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