A Milano, con Charlie Hebdo

A Milano, con Charlie Hebdo

Manifestazione a Milano, in piazza del Duomo, 15 gennaio 2015, convocata con questo appello:

“La strage di Parigi ci ha lasciati addolorati, sgomenti, arrabbiati. Tutti sentiamo il bisogno di reagire. Ricordiamo quello che il premier norvegese Stoltenberg disse dopo la strage di Utoya del 2011: “Reagiremo con più democrazia, più apertura e più diritti”.
Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza.
È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire.
Vi aspettiamo, sabato 10 gennaio, alle 15,30 in piazza del Duomo.”

Libertà o liberi?

Libertà o liberi?

Il principio scritto nell’articolo 21 della  Costituzione dice “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…”. L’esercizio di tale libertà è oggi snaturato in modo particolare dai progressi tecnici della manipolazione di massa, della pubblicità, della spettacolarizzazione del vissuto, che mirano ad assoggettare al potere del denaro e al denaro del potere una coscienza svilita e un pensiero votato all’indigenza e all’autoesclusione. (altro…)

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