La tenia del fascismo che si annida nel ventre molle degli italiani ancora non è stata definitivamente debellata, anche per interessi di personaggi che ancora si rifanno a quel passato torvo di autoritarismo e violenze.

Ci sono quelli usciti dalle curve sportive, con la complicità delle stesse società sportive, i quali hanno da sempre esercitato la violenza come metodo di sopraffazione verso le diverse tifoserie. Cacciati dalle curve con i Daspo, riappaiono sotto sembianze criminali, cioè per quello che sono: delinquenti politici che inneggiano ad un passato remoto. Questo metodo di sopraffazione è strumentalizzato dai predicatori di odio ed agitato contro chiunque sia diverso, e straniero, per mettere fuoco alle polveri di una strategia di consenso autoritario.

Molti di questi personaggi siedono in parlamento, malgrado le leggi varate negli anni restano sempre impuniti nelle loro escursioni violente.

L’Italia ancora non si è vaccinata dal proprio passato. Siamo sempre alla ricerca dell’uomo forte, che sia il capo del clan mafioso o il bullo di quartiere e soci.

Nel nostro passato abbiamo digerito tutto, dalla strage di Portella delle Ginestre, a quelle della strategia della tensione, da Gladio alla P2, dalla politica corrotta e ignorante alla giustizia collusa.

Siamo il Paese dove si chiede grazia per i mafiosi grazie al 41 bis, dove un condannato per evasione si presenta alle elezioni senza che questo susciti vergogna.

Siamo il Paese dell’evasione fiscale massiccia, con sanatorie infinite.

In questa palude i miasmi dell’azione fascista alimentano la paura e l’insicurezza e la crisi economica aiuta i predicatori contro l’immigrazione. L’assenza di politica dalla socialità ed il credo liberista che l’alimenta spingono le persone ad aggrapparsi a qualsiasi ciarlatano entri in campo.

Oggi possiamo dire (con Marx ma in senso opposto), che uno spettro si aggira per l’Europa, dalla Grecia di Alba dorata all’Ungheria, dalla Polonia alla Francia di Le Pen, fino a oltreoceano con Trump che in America libera tutti i razzisti e i fascisti.

Bisogna alzare un argine alla marea montante di questi violenti, bisogna ritornare alla resistenza come pratica e condivisione, bisogna dare giustizia alle vittime delle stragi fasciste e ai loro mandanti.

Bisogna andare nelle scuole e raccontare cosa è stato il fascismo e formare Comitati antifascisti per difenderci.

Se restiamo apatici, il futuro sarà sicuramente violento. Fermiamoli ora!

A. Montanaro

 

Image: ‘the last supper_web’

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