Una corona di spine velenose circonda l’Europa, sono le spine del razzismo ad uso e consumo di leader di movimenti e partitini che hanno trovato nel tragico passato nazi-fascista l’humus della propria ritrovata attualità.

Mentre i maestri del sapere si trastullano nei salotti dorati televisivi, un’onda tossica penetra nelle menti di cittadini disarmati.

Si preparano le lunghe notti di Valpurga dove sbocciano fiori foschi, dipinti su chiazze di muri vietati, in città chiuse da paure indotte. Antiche storie scaturite da desideri di vite scialbe, scritta in bava di lumaca.

I profumi della disperazione investono interi popoli di angeli che con pesanti ali attraversano deserti infuocati e mari tempestosi. Ad attenderli ci sono demoni pronti ad affondare denti affilati nelle loro carni affaticate.

È l’orrore di un aldilà angelico, come il desiderio di morir d’amore per un cavaliere partito in guerre infinite e restare gravidi di omicidi e aspirare dolori profumati.

Un’Europa che divora se stessa come un bolo di materia masticata che a poco a poco si annienta: un modo di concepire la fine di sé. Quella tendenza profonda alla disumanizzazione racchiusa in un universo di economie di rapine che si abbatte come un pugno di boxeur su cittadini indifesi, oppure come nei sogni dipinti che il tempo cancella, trasformandoli in incubi.

Si sono persi anche i filosofi pomposamente tristi come quei merli che credono di credere e invece si illudono soltanto di pensare. Vivono carcerieri di se stessi pensando regole prigioniere da carcerati fuori da ogni realtà.

Ci stiamo avvicinando pericolosamente ad un’eclisse che oscurerà l’Europa, come avvenne nel passato. Ignorarlo è ignobile, bisogna contrastare questo virus pericoloso immediatamente. Non ci sono scuse!

A. Montanaro

Image: ‘Lion & Dragon‘  – www.flickr.com/photos/7415626@N04/31137335820

Vai alla barra degli strumenti