Anticipata l’inaugurazione dei Giardini in città a Monopoli dall’amministrazione uscente di centro destra, che si procura così una passerella elettorale a spese dei cittadini. In politica certe azioni valgono più di mille parole e bisognerebbe tenerne conto per distinguere le chiacchiere dai contenuti. 

In questa bizzarra società abbiamo dimenticato l’importanza delle azioni. Agiamo senza ragionare sulle conseguenze, perché ciò che conta è quello che poi se ne dirà.

Eppure, in barba a chi sostenendo un finto relativismo ritiene che tutto si equivalga, occorre notare che, quanto diciamo per conto di noi stessi, è in realtà una grande narrazione dai caratteri giustificatori. E’ agendo che diamo prova di ciò che siamo.
Principio mai più evidente nel mondo della politica, in cui ormai di parole ce ne sono fin troppe e di fatti sempre più ingiustificabili.

Non fa eccezione neanche la politica a Monopoli, specie in questi mesi di aperta campagna elettorale, che vede il candidato di centro sinistra (Contento) opporsi al candidato di centro destra (Annese).

Certo, le parole durante una campagna elettorale sono fondamentali. Ma come si distinguono le chiacchiere dai contenuti ragionati? I progetti reali dalle promesse illusorie? E’ poi così vero che tutte le parole sono uguali tanto destra quanto a sinistra?

La risposta sta nei piccoli gesti che seguono a queste parole. Ad esempio risulta alquanto strano che, lo scorso sabato 28/04, l’amministrazione uscente (di centro destra) abbia anticipato l’inaugurazione di un evento (I Giardini in Città) che solitamente si svolge tra Giugno e Luglio.

Inutile dire che tale serata è diventata momento di passerella per tutta la coalizione di centro destra che, con sorrisi e strette di mano, girovagava tra le istallazioni di aree verdi artificiali (queste sì realmente favolose) organizzate dai vivai locali. Gli stessi a cui, peraltro, questa amministrazione ha affidato la manutenzione delle rotatorie urbane e la cura di alcune aree verdi pubbliche ma che sfortunatamente non vedono la loro attività remunerata già da tempo.

Insomma, proprio non riusciamo a capire come mai un evento cittadino, reso cioè possibile anche con il contributo dei cittadini, sia stato utilizzato per fini politici.

Fatti che contrariamente alle parole, mostrano la reale differenza fra i due schieramenti politici in corsa per le prossime amministrative.

E.Comes

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