Se Trump è il peggio per l’America, Clinton è il peggio per noi europei.

Mai come in questa tornata elettorale il tasso di violenza su afro-americani in USA è stato così alto.
Sia Trump che Clinton si eclissano dietro parole ipocrite per nascondere il dato di fatto di una nazione che non solo non ha superato il razzismo, ma che continua il cammino violento che l’ha sempre caratterizzata. Solo per l’anno in corso gli omicidi con arma da fuoco sono stati 12.000, tra le cui vittime una percentuale ampia è di di afro-americani, ed ampia è la popolazione carceraria di afro-americani.
Come al solito gli “americani de noaltri” sono tutti schierati chi con una parte, chi con l’altra, secondo il proprio tornaconto.
Questo fenomeno si osserva anche nel parlamento europeo: una parte dei populisti (destra) sono per Trump, mentre la parte ultraliberista è per Clinton.
Ma se guardiamo bene ed usciamo per un attimo dalla Suburra della campagna elettorale e analizziamo per un attimo quello che dichiarano i candidati, ben altre risposte ci dovremmo dare. Trump critica con convinzione il movimento neo-con, additandolo come l’elemento più dannoso della politica americana. È anche contrario ai trattati commerciali come il Ttip. Ha dichiarato apertamente che la guerra in Iraq di G. W. Bush è stata un distastro. Promette durezza con i sauditi e neutralità nella guerra israelo-palestinese. Promuove il rapporto con la Russia e considera la Nato obsoleta. Prende le distanze anche da altre guerre, dichiarando che si dovrebbe ricorrere alla guerra solo come ultima istanza. Non è poco per un populista.

Viceversa Clinton ha sostenuto il disatro iracheno e quello in atto in Libia. Interventista fino al midollo, auspica maggiori legami con Israele, un coinvolgimento maggiore in Siria e un attivismo più concreto in Ucraina. Vuole che l’Europa segua l’America nella sua politica interventista, senza contare i suoi rapporti finanziari con le multinazionali.
Ora con tutti i problemi che ci sono in Europa, gli scenari sono diventati come le macchie di Rorschach; ognuno le interpreta come vuole, senza contare il paradosso di queste elezioni: se Trump è il peggio per l’America, Clinton è il peggio per noi europei.

A. Montanaro

Image: ‘Hey, Donald; Hey, Clinton’

Hey, Donald; Hey, Clinton

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