Siamo un grande paese fallito, affetti da bambinismo, sport come violenza, politica corrotta, industrie fallimentari, colossali sprechi, rifiuto del concreto, rigetto dell’esistente, energie in polluzione onirica.

Un grande paese immaginario; come il malato?

In un paese che produce solo “merda” sarà spregiudicato e simpatico l’umorismo dei nuovi comici tipo 5 stelle, che apre le tombe della politica e ci mette dentro un po’ di merda. Come i saggisti che analizzano la merda d’Italia anche se sono le stesse merde di sempre, da tempo immemorabile.

Bisogna tirar via questa glassa che ricopre la carne dei cittadini, ovattata patinata merda uniforme, dal sapore uniforme. Un filo di qualsiasi “colore” lega il Bovarismo e il Bouvardismo (Pécuchetismo) al Karl-Krausismo: la fascinazione della stronzaggine contemporanea: dover difendere in nome di nobili principi esempi e modelli di ignobiltà tra filibustieri. La KulturKritik dovrebbe poter mettere a nudo i luoghi comuni e smascherare le perversioni del BLA BLA contemporaneo. Scrostare via la glassa.

Poi ci sono gli intellettuali lucertole con le scarpe di Teramene che si adattano ad ogni piede, intervistati e interpellati in ogni momento per illudere la collettività, frequentatrice di seminari e affini, con i vezzi stagionali e con riempitivi del tempo della noia. Quindi grande merito a queste Wande Osiris lucertola per aver aiutato il paese a ritrovare la propria identità più autentica, fatta (storicamente) di sgangheratezza e ferocia (nonché di meschinità, come scrive Gramsci)… oppure rei della più grande fra le colpe antropologiche, l’aver collaborato a trasformare una nazione ancora umana e civile in una topaia cannibalesca e impazzita praticando la dissimulazione pretesca di fingersi uomini di fede sculettando in segreto come signorine grandi firme.

E’ l’Italia dell’inefficenza, dell’impotenza, dell’indolenza, della rissosità, del vittimismo, dell’intolleranza, della prepotenza, della cialtroneria descritta sempre identica da Dante e da Gramsci, con la formula della rivoluzione “a venire”; che coniugando Lenin a Papa Francesco sembra voler prendere con una sola fava “no problem” tutti i piccioni degli snobismi di massa, nella giocosa esistenza di scarabei felici per la pallina di sterco giornaliero.

Angelo Montanaro

 

Image: ‘untitled‘ www.flickr.com/photos/68862107@N00/9257395375 – Found on Flickrcc.com

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