“Niente avrà avuto luogo se non il luogo stesso”.

Nelle piccole meschinità del quotidiano si perpetuano le macchinazioni dei potentati politici, santificati sull’altare di finzioni democratiche.

Partecipanti in luoghi comuni nauseanti, dove si formula il destino definitivo delle vittime che come dervisci rotanti si propongono volontarie per il proprio asservimento. Ottenendo in cambio un corpo anestetizzato, perduta la memoria e sradicata ogni intelligenza.

Tutto si presta alle finzioni utili per la rappresentazione sociale e mondana, mentre chi non serve più viene gettato via come un rifiuto. Così quando l’idealismo convoca il cielo per meglio proibire la terra e renderla inospitale per l’umanità, facendo leva sulle anime per meglio controllare i corpi.

Ma l’identità di un essere umano non si trova nella proiezione del suo divenire, quanto piuttosto nelle modificazioni corpose che lo colpiscono, e si colloca nella realtà del presente piuttosto che nella finzione di un paradiso futuro.

Così il profumo reazionario scende come acre incenso sulle assemblee parlamentari in cui si riuniscono i comitati “etici” dei nominati tomisti.

Al confronto di questi apprendisti dittatori, gongolanti nella chimera della fanta-politica, i vecchi tiranni del XX secolo sono tanti chierichetti.

L’effetto “parallasse” produce visioni distorte delle riforme parlamentari, che sistematicamente spostano il sistema sociale a vantaggio del potere finanziario – banche, speculatori, mafie, religioni, etc. – creando povertà in continuazione, con continue messe in scena e nevrotiche finzioni dove tutto si coagula in un regime di angosciosa regressione umana.

L’esodo di masse di profughi di guerre subite, di guerre economiche ed ecologiche, dilaga invadendo territori come lava incandescente. Va in scena la nudità di un’Europa delle finzioni umanitarie, che costruisce muri di filo spinato. Ecco che appare quello che si era mimetizzato negli anni delle vecchie finzioni, il vecchio e mostruoso volto di un’Europa novecentesca che si pensava fosse scomparso.

Il disvelamento dell’antico desiderio di comando coloniale sull’umanità intera.

Tutta l’ideologia liberista globalizzata punta a questa realizzazione, sia con ricatti che con azioni coloniali.

 

A. Montanaro

 

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