Dove tiene banco il plebiscito permanente dei mercati mondiali a discapito del plebiscito delle urne, ogni qualvolta appare la logica della non-libertà dissimulata sotto le spoglie del suo opposto, ci dicono che è una nuova libertà di scelta.

Poiché si vive nella modernità suicida (Beck), si finge la normalità, mentre arrivano le prove della pornografia finanziaria (Panama papier) non possiamo più far finta di niente.

Ci sono tutti, amici e nemici nel mondo losco del capitale globale, per questo si smantella lo stato sociale, con gli slogan che una nuova libertà ci renderà più felici.

Bombardati di continuo dalla “libertà di scelta” che ci impongono, sperimentiamo il peso della non libertà che ci priva della vera possibilità di un cambiamento.

Le reti di accordi che tengono prigionieri i popoli della terra… come TISA, TTIP, CETA, NAFTA… così i fautori del nuovo capitalismo producono la nuova schiavitù, inventandosi il lavoratore precario.

Tutto questo avviene sotto copertura della “democrazia”, la loro naturalmente.

Mentre si usa lo strumento del debito pubblico per controllare e regolamentare il debitore “Grecia dixit”.

Lo sviluppo di un super-io in economia come un agente sadico che bombarda i popoli europei e mondiali con l’austerità, godendo oscenamente dell’impossibilità di onorare i debiti.

Il vero scopo del prestare denaro non è quello di ottenere il rimborso del debito, ma di produrre all’infinito del debito, così che il o i debitori restano in stato di subordinazione permanente.

Tutta questa finzione dell'”estendere e pretendere”: è la massima espressione iscritta nel cuore stesso dell’economia globalizzata, che prospera solo prendendo in prestito dal futuro e rimandando all’infinito il saldo… dei prestiti.

Non sono più i carri armati a fare i colpi di stato, ma le banche mondiali. Che si comportano come una sorta di “icocervo”, portandoci verso la terra promessa della povertà.

Stiamo percorrendo un lungo tunnel a velocità folle in una galleria senza uscita. Dove nei ripostigli perversi della mente troveremo i sabati fascisti dei confrére e le madeleines nel culo.

“Ora che il dio dell’Europa ha fallito, tutto è permesso” (Dostoevskij).

A. Montanaro

 

Immagine:

Image: ‘uncomfortable girl

da: http://www.flickr.com/photos/64121517@N05/5839236509

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