25 aprile liberiamo l’Italia liberiamo l’Europa

25 aprile liberiamo l’Italia liberiamo l’Europa

Giulia Lombardi era una partigiana. E’ stata trucidata dai nazifascisti nel 1944. Aveva 22 anni. 

Come tante e come tanti della sua generazione, lottava per la libertà! 

Noi oggi continuiamo a lottare per la stessa libertà

I nazifascisti di oggi hanno bruciato la statua dedicata alla memoria di Giulia Lombardi.

Sfregiano i nostri monumenti. Fanno atti violenti e distruttivi, perché è solo questo che i fascisti portano nel mondo: violenza e distruzione

Loro bruciano, noi costruiamo!

Le nostre nonne e i nostri nonni partigiani ce lo hanno insegnato: la libertà è una scelta di parte! La libertà è una scelta di campo!

E’ sulla libertà, sul diritto all’autodeterminazione, sulla giustizia sociale, che vogliamo costruire.

La liberazione è la nostra scelta di campi tutti i giorni, nelle nostre vite. 

Come donne e uomini, come lavoratori e lavoratrici.  

Lo facciamo a partire dai nostri bisogni e desideri, ma soprattutto lo facciamo INSIEME

L’Europa sta diventando nera. Violenta come quelli che sfregiano la nostra memoria. 

I fascisti vogliono fare a pezzi quel che resta del progetto europeo, che nell’ideale dei compagni e delle compagne della Resistenza era un progetto di convivenza e di unione fra i popoli.

L’Europa dei popoli uniti è stata importante per la generazione che ha pagato la democrazia con il sangue e con la vita.

Capitalisti, banchieri e burocrati hanno fatto a pezzi quell’ideale già da molto tempo.

Hanno usato l’Europa per distruggere quello per cui partigiane e partigiani hanno lottato: il sistema di giustizia sociale più avanzato al mondo.

Hanno usato l’Europa per i loro profitti, per le loro merci, per il vantaggio di pochi a discapito dei molti.

La povertà, la distruzione del territorio, l’emarginazione. Questo è il risultato.

Dobbiamo invertire la rotta!

Non si tratta di redistribuire la ricchezza. Si tratta di restituire quello che ci è stato rubato!

Ci hanno rubato il frutto del nostro lavoro, ci hanno rubato il sistema sanitario nazionale, ci hanno rubato il diritto alla pensione.

Devono restituirlo!

Devono restituirci il maltolto: vogliamo una tassa grandi patrimoni!

Il corpo delle donne, è al centro di questa battaglia

Noi siamo quelle hanno meno possibilità di trovare lavoro

Noi siamo quelle a cui più è destinato il lavoro precario, il lavoro nero, il lavoro sottopagato

Noi siamo quelle che perdiamo il lavoro quando rimaniamo incinte, noi siamo quelle che si prendono cura della vita

Vogliono toglierci il diritto all’aborto sicuro, lo stanno già facendo. Li abbiamo visti e sentiti a Verona, i fascisti alleati con i fondamentalisti cattolici

Svegliamoci dnne donne, alziamo la testa!

Riprendiamoci l’Europa, perché l’Europa sia femminista, antirazzista ed ecologista.

E’ il momento di fare una scelta partigiana

E. Cirant

Le idi di marzo

Le idi di marzo

Inquinatori professionisti del clima tra ecologia e politica.

Sull’esempio della sedicenne svedese Greta Thunberg, migliaia di adolescenti hanno manifestato per il clima nel mondo.

Molti scienziati hanno lanciato l’allarme da molto tempo su problematiche molto serie, che riguardano l’intera umanità, e i governanti ancora non riescono ad accordarsi per risolverle.

La soluzione richiederebbe di cambiare tutto il sistema di produzione e di consumo, incluse le nostre abitudini. Ma soprattutto richiede di frenare le multinazionali petrolifere che governano l’inquinamento del pianeta, insieme all’industria che inquina senza pagare dazio ma negando sistematicamente il problema.

Ci sono anche altri inquinatori professionisti che si aggirano in questo mese di marzo e sono i fautori del Congresso mndiale delle famiglie che si terrà a Verona, iniziativa che vede riunite le associazioni fondamentaliste cattoliche cosiddette “pro-vita”, anti-abortiste, sostenitrici di una famiglia che non esiste più, contrarie alle unioni omosessuali.

Iniziativa presa dal Ministro Fontana, con l’avallo di Simone Pillon e Matteo Salvini, in buona compagna di molti rappresentanti di leader europei che si identificano nel sovranismo internazionale.

Questa rete suprematista internazionale che si identifica nell’eco degli slogan xenofobi di Trump-Putin “Dio, patria e famiglia”, pronti a cavalcare odio e paura per spianare la strada all’uso delle armi, deformando la storia, idealizzando un passato medievale.

Anche questo ci mette di fronte a un bivio tra violenza e pace. Le parole d’odio generano spirali distruttive.

Così si è sdoganata la strage neozelandese, con 40 esseri umani abbattuti in due moschee. La carneficina è stata mediata per catturare l’attenzione planetaria sul manifesto dei fautori dell’idea della sostituzione etnica delle nazioni cristiane da parte dell’Islam.

Questo sottobosco reazionario si sta trasformando in un movimento di massa, un territorio senza controllo che permette che al video mostruoso girato da Tarrant di circolare senza essere fermato in tempo.

Il dilagare di questi messaggi nella “fasciosfera” ha reso potente su internet la voce dell’odio e dell’intolleranza. Come nei documenti video dell’Isis, anche i sovranisti usano un linguaggio diretto, un messaggio immediato, formati secondo i codici della comunicazione online, come fanno i nostri governanti Lega-5stelle.

Fermiamoli ora!

Angelo Montanaro

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Valle Intrasca, Comitato Terre di San Giovanni, NO alle mini-centrali idroelettriche

Valle Intrasca, Comitato Terre di San Giovanni, NO alle mini-centrali idroelettriche

Il Comitato Terre San Giovanni, in Valle Intrasca (Verbania, zona adiacente al Parco Naturale della Val Grande) intende salvaguardare il territorio dai danni ambientali che potrebbe causare la realizzazione della centrale idroelettrica ricadente nei Comuni di Intagna ed Aurano.

Il Comitato punta ad impedire che i cambiamenti climatici stravolgano la sostanza della terra e la nostra stessa vita.

Nello specifico il Comitato è contrario al proliferare di mini-centrali idroelettriche che derivano l’acqua persino da ruscelli, compromettendo così la vita dei fiumi, la fauna ittica e i delicati ecosistemi ecologici al solo fine di incentivare il business di privati con i contributi dello stato.

“Ci riteniamo custodi del territorio in cui viviamo e contrasteremo sino in fondo chi vuole stravolgerlo.”

Info: comitatoterredisangiovanni@gmail.com https://www.facebook.com/comitatoterr…

L’orda razzista

L’orda razzista

I forgotten man, uomini dimenticati ai margini e sacrificati sull’altare dell’odio. E la muffa maleodorante leghista che dilaga da nord a sud.

L’eurocene che dirige la compagine liberista dell’Unione europea e che sicuramente cesserà di vivere nelle elezioni prossime, quando a cavalcare l’onda dell’Europa ordo-liberista si rischia di far saltare tutto.

Siamo come Philead Fogg nel suo giro del mondo, quando per mancanza di combustibile si mette a smantellare parti della nave per alimentare le macchine: metafora evocatrice del disastro che si realizza per un’opera fatale e autodistruttiva, quella di consumare le proprie fondamenta.

Siamo nel pieno di una guerra civile di pensiero in cui bisogna schierarsi, in cui la verità entra in campo contro l’opinione razzista dilagante. Nel selfismo virtuale si mostrano tutte le pulsioni del vassallaggio mediale rispetto al reale. Nell’avvento dei nuovi giacobini Lega-5S il reale è presentato come futuro regno della felicità, mentre si può dedurne che sarà l’avvento del regno del crimine sociale.

L’internazionale xenofoba-razzista che si coalizza in Europa da M. Le Pen-Orban-Salvini con il gruppo di Visegrad, sfrutta l’età della rabbia dei cittadini in una miscela di rancori e odio, invidie e sentimento di umiliazione, che in questa fase espongono le persone alla demagogia e a nuove forme di autoritarismo e sciovinismo.

I ritardatari della democrazia con le loro idee retrò hanno portato qui il suprematismo trumpiano attraverso il suo rappresentante Bannon, con Breitbart in Europa.

Mentre leader osservanti della Casaleggio fomentano cyberguerre, leader in movimenti di intolleranza etnica, malati di dissociazione psicotica, sostengono in area governativa politiche discriminatorie verso migranti e rifugiati, e legiferano una selezione umana basata sul “sono troppi”, “sono tutti terroristi”.

Questo vizio di superbia nel credersi superiori che disumanizza gli altri, morti nel Mediterraneo che neppure meritano di essere pianti. In questa involuzione arida, nella tragica realtà di questa usurpazione umanitaria, il governo giallo-verde fa la parte di Joker, il pericoloso buffone che minaccia Gotham Europa.

Angelo Montanaro

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Sognando Riace

Sognando Riace

Riace e l’utopia. Metti una cittadina celebre per i Bronzi, quasi disabitata, metti un sindaco che mette in moto un progetto di accoglienza formidabile, coraggiosamente portato avanti non solo per ripopolare il paese ma per attuare una politica di concreta integrazione dell’umanità che migra spinta sia da motivi di guerra che di povertà.

Il progetto aveva suscitato l’interesse di molti governi europei per la positività dei suoi risultati.

Metti un ministro “della malavita”, acerrimo nemico di tutta l’umanità migrante, che si esibisce quotidianamente con iniziativa xenofobe e razziste in tutti i campi. Portando con sé i tanti che si sentono giustizieri nel dare la caccia all’africano di passaggio dimostrando così solo la propria incultura e la violenza dormiente nella propria coscienza.

Metti gli alleati di Salvini che restano muti davanti alle tante esibizioni del soggetto, metti che nel passato predicavano cercando di apparire bravi ragazzi in cerca del riscatto italiano; metti la loro incapacità, la loro ignoranza delle problematiche governative, metti i continui insulti verso altre istituzioni statali che cercano di farli ragionare.

Metti una magistratura che arresta il sindaco di Riace per presunti reati amministrativi, “tutti da verificare”, metti che questo avviene in un territorio dove la mafia è talmente esposta al sole che bisogna essere accecati per non vederla.

Metti tutto questo in una nazione alla mercé di attori protagonisti di un’opera surreale, ed il gioco è fatto.

Cittadine e cittadine assistono impotenti allo spettacolo che viene continuamente replicato.

Ma sono veramente impotenti? Oppure complici passivi? … siamo in attesa di risposte.

Vista l’indole italiana che “la nottata passerà”… anche le risposte tarderanno ad arrivare.

Aspettando che le generazioni future maturino una ribellione infinita per cambiare completamente questo dannato paese, metti che noi vecchi utopisti siamo disponibili come sempre alla collaborazione per realizzare la società libera ed eguale di tutta l’umanità.

A. Montanaro

Image: ‘UtopiaFest (Saturday, 2014-09-13)
UtopiaFest (Saturday, 2014-09-13)
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